"La sosta natalizia ormai è alle spalle, il Torino è tornato a lavorare in vista dell'incontro che domenica vedrà i granata affrontare il Sassuolo in trasferta. La squadra neroverde dopo aver disputato un campionato sensazionale nella scorsa stagione, gli emiliani in questa stagione stanno un po' deludendo anche a causa dei numerosi infortuni che hanno intaccato gli equilibri della squadra. Nonostante tutto rimane una squadra molto pericolosa con un allenatore molto preparato e competente come Eusebio Di Francesco.
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Di Francesco, il tecnico che ha dato vita al “miracolo” Sassuolo
Verso il match / L'abruzzese dopo una lunga carriera da calciatore ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore e sta ottenendo ottimi risultati con i neroverdi
"LA CARRIERA - Prima di intraprendere la carriera da allenatore, Di Francesco è stato un giocatore di grande livello. Cresciuto calcisticamente nell'Empoli ha poi giocato con Lucchese e Piacenza, prima di trovare la definitiva consacrazione con la maglia della Roma. Con la maglia giallorossa ha disputato quattro stagioni tra il 1997 e il 2001 dove ha vinto uno scudetto e si è guadagnato la convocazione in Nazionale; nel 2001 è poi tornato al Piacenza dove ha giocato due stagioni con dei buoni risultati, dopodichè si è trasferito all'Ancona per poi chiudere la carriera al Perugia. Appesi gli scarpini al chiodo ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore; come accade spesso per molti allenatori ha iniziato dal basso: nel 2008/09 è stato chiamato a guidare il Virtus Lanciano in Lega Pro, ma la sua è stata un'esperienza sfortunata ed è coincisa con l'esonero. L'anno successivo ha allenato il Pescara, guidando gli abruzzesi a una promozione in Serie B e successivamente a una tranquilla salvezza nella serie cadetta prima di fare il grande salto in Serie A dove nella stagione 2011/12 ha allenato il Lecce dove però è stato esonerato dopo sole 13 gare. L'anno successivo ha deciso di rimettersi in gioco accettando il progetto del Sassuolo, con gli emiliani è riuscito subito a centrare l'obiettivo promozione arrivando primo in Serie B. Riconfermato sulla panchina neroverde nella stagione 2013/14 è stato prima esonerato e successivamente richiamato riuscendo a raggiungere una sofferta salvezza. Nel 2014/15 la sua squadra è arrivata dodicesima in Serie A giocando un buon calcio e nella scorsa stagione è arrivata una storica qualificazione in Europa League per il Sassuolo che ha così esordito nelle competizioni europee, quest'anno i neroverdi non sono riusciti finora a ripetere ciò che avevano fatto vedere nella passata stagione; la vittoria per la squadra di Di Francesco manca dal 4 dicembre quando hanno sconfitto in casa l'Empoli, dopodichè sono arrivate tre sconfitte consecutive contro Fiorentina, Inter e Cagliari che hanno chiuso un 2016 dai due volti per la squadra emiliana.
"IL MODULO - Di Francesco è un allenatore che predilige il calcio offensivo curando però anche la fase difensiva in modo da far rendere la sua squadra al meglio. Il modulo che predilige è il 4-3-3 con gli esterni bassi che spingono molto sulla propria fascia di competenza, il centrocampo è molto muscolare ma dispone di giocatori che hanno anche una buona tecnica di base. Mentre in attacco preferisce giocatore con attaccanti molto rapidi che spesso si scambiano le posizioni e non lasciano punti di riferimento agli avversari; non a caso nonostante l'acquisto di una punta vera come Matri, Di Francesco utilizza maggiormente come punta centrale Defrel; con l'infortunio di Domenico Berardi, elemento di maggior talento di questo Sassuolo, la squadra ha perso molto del suo potenziale e con il contemporaneo infortunio dell'attaccante calabrese e di Politano il tecnico abruzzese sta rinunciando da diverse gare al suo tridente titolare. Anche a causa degli infortuni questo Sassuolo non è riuscito a rendere nello stesso modo in cui aveva reso lo scorso anno, ma si tratta ugualmente di un avversario molto pericoloso per il Torino.
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