"Oggi è stato di Marco Di Loreto a presenziare in sala stampa, simpatico e sorridente come sempre il centrale del Toro che tutti gli anni sembra partire tra i rincalzi e poi si ritaglia sempre un ruolo da protagonista durante la stagione. Ecco un estratto della chiacchierata.
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Di Loreto si gioca le sue carte
Oggi è stato di Marco Di Loreto a presenziare in sala stampa, simpatico e sorridente come sempre il centrale del Toro che tutti gli anni sembra partire tra i rincalzi e poi si ritaglia sempre un ruolo da protagonista...
"Dopo due stagioni al Toro, simili per la squadra ma diverse per il tuo rendimento, qual è la tua opinione?Le due stagioni per la squadra sono state similari, abbiamo avuto dei problemi che ci hanno costretto entrambe le volte a lottare per la salvezza quando le aspettative erano diverse però alla fine raggiungendo la salvezza in tutte e due con una giornata d’anticipo si può dire che si sono chiuse positivamente.Per quanto riguarda me la prima stagione è stata un po’ più sofferta anche se la reputo comunque positiva, l’anno scorso invece sono andato decisamente meglio cosa che confido di fare anche quest’anno.
"Si sente parlare dell’acquisto di un centrale, non è che si sono dimenticati di te che nella scorsa stagione sei stato il migliore o almeno il più costante come rendimento?Ah, mi mettete in panchina anche quest’anno? (e giù una risata) L’anno scorso non è vero che sono stato il migliore perché anche tutti gli altri che hanno giocato nel ruolo di centrale hanno fatto bene, sia Natali che Dellafiore e anche Lanna nelle ultime giornate. Io ho rispetto di tutti i compagni presenti e futuri ma non ho paura di nessuno, so quanto valgo e ho molta stima di me stesso.
"Per un allenatore, avere un difensore come Di Loreto che gioca bene e viene ammonito una sola volta nella stagione comunque è tanta roba.Un anno ho fatto addirittura meglio e ho concluso la stagione senza prendere nemmeno una ammonizione, io sono un giocatore corretto, sono un finto picchiatore, gioco deciso ma in maniera leale e gli arbitri di questo se ne accorgono.
"Il numero per la prossima stagione?Sempre il 22 è un numero al quale sono affezionato per motivi personali religiosi e che cerco sempre di avere, non l’ho avuto solo a Firenze e nella prima stagione a Torino (aggiungo io che il numero davvero gli porta bene perché quelle due stagioni non sono state proprio il massimo per il buon Marco che a fine carriera, tra tanti anni, si vede nelle vesti di allenatore prima di settore giovanile e poi di prime squadre)
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