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Difensori e corazzieri

di Alessandro Salvatico

Il muro a difesa di Sereni, nella scorsa stagione, era formato da Natali e da Dellafiore, almeno nelle intenzioni (e anche per la maggior partite delle partite...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Il muro a difesa di Sereni, nella scorsa stagione, era formato da Natali e da Dellafiore, almeno nelle intenzioni (e anche per la maggior partite delle partite effettivamente disputate). Un uomo alto e abile in special modo sui palloni volanti, ed uno rapido e specializzato nel gioco a terra. La stragrande maggioranza delle squadre presenta una coppia così assortita; non a caso, Lanna fu adattato a centrale per sopperire proprio all’infortunio di Dellafiore, mentre quando le esigenze imposero di schierare Natali e Di Loreto si storsero molte bocche, perché apparentemente troppo simili i due.Invece, i risultati furono buoni. A dispetto delle apparenze (191 cm di altezza per 87 kg di peso), infatti, Natali non è affatto un atleta lento. Non fa della rapidità il suo punto di forza, ma non è il marcantonio impacciato che la sua stazza potrebbe suggerire.

"Ma è normale che per affiancarlo, partito Dellafiore, in molti si aspettassero l’acquisto di un elemento brevilineo. Invece no: il Toro ha puntato su Pratali. Altro elemento di stazza fisica notevole. Ma è stato un errore di mercato, una scelta imposta dal mercato? Nulla di simile: per l’empolese, Cairo ha scucito i milioni, non ha approfittato di un’occasione o di una svendita.

"E poi, è stato ceduto anche Lanna. De Biasi, almeno ci si augura, ha avallato l’operazione, così come per l’acquisto di Pratali. E se la prima alternativa ai due titolari rimane Di Loreto (186 cm per 86 kg), ecco che dopo il difensore umbro, nelle gerarchie granata, viene il giovane Ogbonna: 189 per 86. Sul ragazzo rientrato da Crotone, l’allenatore ha deciso di porre la sua fiducia; anche in questo caso, si tratta di una scelta. L’organico si conclude con Franceschini, 188 per 79 (il più “leggero” della compagnia).