di Valentino Della Casa - 344' di imbattibilità non sono uno scherzo. E soltanto un rigore ne ha decretato la fine. Nando Coppola ha infatti -dopo oltre due gare- subito una rete, figlia non di azioni avversarie, ma da calcio piazzato, segno che, in primis, la difesa di mister Ventura è ben registrata. E non è un dato irrilevante.Proprio l'anno scorso ci si lamentava del fatto che il Torino subisse gol stupidi, o quantomeno evitabili, da situazioni di calcio da fermo: una pecca gravissima, che ha pesantemente condizionato il cammino della squadra di Lerda in campionato. A differenza della stagione passata, questo Torino ha incassato un gol su angolo, uno su azione, e uno su rigore. In sei partite. Un dato interessante, che meglio fa capire come l'organizzazione di gioco venturiana passi soprattutto dalla difesa, che concede pochissimo (escluso il secondo tempo di ieri) agli avversari, impedendo pericolose ripartenze in contropiede o evitando clamorosi “buchi” in mezzo all'area a difesa schierata.Non è solo questione di qualità dei singoli, quanto piuttosto di un gioco collettivo che coinvolge anche i centrocampisti (abili in fase di ripiegamento) e addirittura gli attaccanti, senza però comprometterne la vena realizzativa là davanti. La cura Ventura sta continuando a fare effetto, paradossalmente mettendo in risalto i difetti di Nando Coppola, finora realmente mai impegnato (a differenza dei suoi predecessori, anche quelli più recenti) tra i pali, quanto piuttosto costretto al lavoro di libero aggiunto, che aveva finora ricoperto soltanto la scorsa stagione a Siena, dove, guarda caso, un dichiarato allievo di Ventura allenava una delle difese meno battute di tutto il campionato.L'organizzazione è tutto, e il Torino lo sta dimostrando con i fatti. Venerdì, la prova del nove, contro un attacco tra i più pericolosi di tutto il torneo. Per Ogbonna e compagni ci sarà da faticare, ma le motivazioni sono molte, e la concentrazione, di conseguenza, altissima. Per non fallire e continuare a rimanere nelle primissime posizioni. Ora, finalmente, è lecito sognarlo.
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Difesa organizzata, pochi gol subiti: è un Torino trasformato
di Valentino Della Casa - 344' di imbattibilità non sono uno scherzo. E soltanto un rigore ne ha decretato la fine. Nando Coppola ha infatti -dopo oltre due gare- subito una rete, figlia non di azioni avversarie, ma da...
(Foto: M. Dreosti)
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