Dopo tanta fatica, il lavoro sta pagando

Un pareggio si può leggere in modi differenti. Se si fatica per 90 minuti e si porta a casa uno noioso 0-0 o uno striminzito 1-1 non si può essere contenti. Se invece si gioca con intensità, si corre tanto dal primo all'ultimo minuto e in pieno recupero si costringe il portiere avversario all'intervento salva-risultato, allora si può sorridere. Ieri il Torino ha fatto ricredere molti scettici sul proprio conto, grazie anche alla scelta di Lerda di schierare un 11 più coperto che assomigliava molto ad un 4-4-2 più che al suo affezionato 4-2-3-1. Non sappiamo se questo atteggiamento sarà riproposto nelle prossime trasferte anche contro squadre più modeste della Reggina, però è una solida base di partenza. Il tempo degli esperimenti era ormai finito da un pezzo, ma in Sisport erano rimasti attardati. Ora la squadra ha trovato una propria identità. Ci è voluto un po' più di tempo e non è detto che in futuro saranno tutte rose e fiori, ma per ora va bene così. Accontentiamoci di questo pareggio che calza stretto e godiamoci – almeno per oggi – questo buon momento di forma.

(Foto: M. Dreosti)