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Due tabù da sfatare

Cittadella = brutti ricordi. E' un'equazione ben presente nella mente dei tifosi granata, anzi dei tifosi del Toro (“granata” é infatti anche il piccolo sodalizio veneto). Nello scorso campionato, al “Tombolato”...

Redazione Toro News

Cittadella = brutti ricordi. E' un'equazione ben presente nella mente dei tifosi granata, anzi dei tifosi del Toro (“granata” é infatti anche il piccolo sodalizio veneto). Nello scorso campionato, al “Tombolato” venne certificato che l'esordio contro il Varese non era stato un episodio destinato a rimanere isolato, ma che la stagione di Lerda sarebbe stata caratterizzata da molte difficoltà simili (in quella partita dove Morello perse -per sempre- il suo posto tra i pali); nella stagione precedente, fu il passo d'addio di Beretta, l'apice dello psicodramma invernale 2010 (nella foto).Con Ventura il Torino ha dimostrato di essere forte mentalmente, tanto che l'allenatore, portato alla razionalità in ogni contesto (non gli appartengono scaramanzie alla Trapattoni et similia), nemmeno vuole sentirne parlare: sarà una partita, dice, e basta. Una partita pericolosa, e lui lo sa, resa tale però non dagli infausti precedenti, che su questo gruppo di giocatori forti e sereni non ha influenza, ma dalla realtà stessa del Cittadella, club avvezzo a mettere in difficoltà le grandi, a lavorare con la serietà del dg Marchetti e l'abilità di mister Foscarini.Un mister che fa miracoli, e che prima o poi dovrà spiccare il volo; anche se lui ha già rifiutato alcune offerte nel passato recente, lieto di restare nella sua isola felice. Un'isola nella quale crescono giocatori di talento confermato (Iori, ad esempio), ma anche attaccanti che solo qui trovano gol e fortuna: Ardemagni, Iunco, Gabbiadini, Piovaccari gli ultimi. Ed ecco, anche qui, un secondo tabù da sfatare: quello della punta che smette di segnare quando lascia il “Citta”. A cambiare l'andazzo dovrà essere Riccardo Meggiorini. Ma anche Rolando Bianchi ha la sua piccola tradizione negativa, molto più recente, da infrangere...Diverse ragioni per fare punti al “Tombolato”.

(foto M.Dreosti)