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È festa in casa Toro

di Flavio Bacile

Finalmente siamo salvi, e credetemi, quella che non doveva essere una notizia, almeno nelle intenzioni di una calda estate che stento a ricordare, mi riempie ora di una gioia indescrivibile.
Siamo...

Redazione Toro News

di Flavio Bacile

Finalmente siamo salvi, e credetemi, quella che non doveva essere una notizia, almeno nelle intenzioni di una calda estate che stento a ricordare, mi riempie ora di una gioia indescrivibile. Siamo salvi con una giornata d'anticipo, come l'anno scorso, ancora una volta con una prestazione decisiva in trasferta, sofferta nel più profondo dell'animo, con i minuti che diventano lunghi quasi fossero ore, con l'ansia sempre presente di essere raggiunti, con il tempo scandito dal coro dei nostri tifosi finalmente in festa.Il ritorno di GDB alla fine è stato importante. Ora il tecnico rischia d'essere ricordato come l'uomo della provvidenza, e non solo come l'uomo che ha firmato la promozione dalla cadetteria con una squadra costruita in dieci giorni. L'aver ridato serenità ad un ambiente sempre carico d'energie non sempre positive, è un ulteriore merito che dobbiamo riconoscergli.Il Toro vince con un gol di Rosina, un gol del capitano, un segno del destino forse.Un gol per suggellare una salvezza comunque difficile, un gol che allontana polemiche assurde, un gol per ricominciare a vivere da protagonisti, un gol per tutti i tifosi del Toro. Un gol sicuramente facile, ed altrettanto pesante.Ho detto in tempi non sospetti che questo Rosina è un valore aggiunto, tecnicamente questo è ineccepibile, quindi confermo quanto detto. Aggiungo che per quanto ha dimostrato in questa stagione, e non solo in campo, può esserlo anche dal punto di vista umano. Al Capitano del mio Cuore, i miei migliori auguri.La partita contro il Livorno è stata emotivamente difficile, con gli amaranto alla ricerca del pareggio sino al 97', molto meno dal punto di vista strettamente sportivo, dove il Toro, dopo aver trovato il vantaggio con Rosina, ha pensato quasi esclusivamente a conservarlo gelosamente quel tesoro.Una partita sicuramente non bella, e non poteva esserlo, troppe le priorità da portare a casa, troppo vitali quei tre punti da conquistare per poter pensare anche allo spettacolo puro, troppe cose per soli novanta minuti.Avevamo chiesto una partita vera, l'abbiamo vista, intelligenza e corsa prima di tutto.Nonostante questo, sono stati novanta minuti per gente dalle coronarie forti, per la gente del Toro, che spesso vive e soffre in silenzio, perché il Toro si ama e non si discute mai. A questa gente mi rivolgo, perché essere del Toro non è sicuramente facile, ma riempie il cuore di qualcosa di straordinario, unico ed irripetibile.Facciamo festa, perché lo meritiamo, tutti insieme.Possiamo dunque archiviare il secondo campionato in serie A della gestione Cairo, non con estrema soddisfazione, perché aspettarsi qualcosa in più era lecito, ma almeno con uno stato d'animo più sereno per lo scampato pericolo. In casa Toro nonostante l'impegno contro la Fiorentina, nell'ultima di campionato, in una partita che può essere paragonata ad un'amichevole di lusso, è già tempo di bilanci, e chiaramente vanno fatti senza l'emozione che il momento ti propone. Urge la necessità di ripartire, questa volta con il piede giusto, senza fretta e senza processi estemporanei, costruire e non distruggere.Teniamoci stretto quello che di buono ci ha riservato questa stagione pur tra mille difficoltà.Ripartire e non volare con la fantasia, perché la fantasia si scontra troppe volte con la realtà, e quasi sempre la realtà ferisce, fa male, un pugno nello stomaco.Intanto c'è festa in casa Toro, ed io non voglio mancare.

Articolo pubblicato l'11 maggio 2008 dal sito di Alessandro Rosina:http://www.alessandrorosina.it/?a=articolo&id=1513