Insieme al Pescara il Sassuolo è la più bella sorpresa di questa serie B. I ventisette punti conquistati in tredici giornate gli valgono il terzo posto in classifica, grazie ad una difesa che subisce molto poco e un attacco che ha trovato in Sansone e Boakye due terminali perfetti. Per avere le ultime sulla compagine di Pea, come di consueto, abbiamo contattato chi la segue tutti i giorni: il collega Luca Sgarbi di “Tele Modena”, che collabora anche con Toro News attraverso la sua simpatica rubrica: 'Il piano di Sotto'.
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Ecco il Sassuolo
Insieme al Pescara il Sassuolo è la più bella sorpresa di questa serie B. I ventisette punti conquistati in tredici giornate gli valgono il terzo posto in classifica, grazie ad una difesa che subisce molto poco e un attacco che ha...
Il Sassuolo: la societàDall’arrivo di Squinzi, patron della Mapei, non è mai cambiato nulla in seno al Sassuolo. Vi è una gestione quasi familiare e nonostante la scorsa annata piuttosto deludente si è deciso di proseguire su questa strada. L’unico in discussione, fino ad aprile, fu il direttore sportivo Bonato, ma più per i giornalisti che per la proprietà, che non ha mai veramente pensato di sostituirlo.
Il Sassuolo: la squadraAlla vecchia guardia sono stati affiancati tanti giovani, nati dall’89 al ’93, mentre si è deciso di mandare via quei giocatori arrivati lo scorso anno nel tentativo di regalare al Sassuolo il salto di qualità e che invece non sono riusciti nell’intento. Curiosamente sono arrivati ben sei giocatori retrocessi nel campionato scorso, tra i quali l’ex granata Cofie.
Il Sassuolo: l’allenatoreIn questo momento il 50% del Sassuolo è Fulvio Pea. Nel recente passato Squinzi ha avuto tecnico come Allegri e Pioli ma nessuno di essi aveva impressionato in questo modo, lui sembra avere decisamente qualcosa in più. È mourinhano nella gestione del gruppo, mette quest’ultimo davanti a tutto e in estate ha deciso di aspettare cinque infortunati gravi per non avere una rosa troppo corposa. Ha dimostrato di non fare differenze e il caso Boakye lo dimostra ampiamente. Nonostante fosse in grande condizione l’attaccante ha tenuto un comportamento non professionale e lui l’ha subito mandato in panchina, senza neanche pensarci. Per quanto riguarda il modulo, Pea può cambiare in base all’avversaria che si trova di fronte. Fino a due giornate fa ha sempre schierato il suo Sassuolo secondo il 4-3-3, modulo utilizzato da anni nella società emiliana, poi per necessità ha fatto il 3-4-3 con il Grosseto e nel derby con il Modena ha scelto il 3-5-2. Possibile che pratichi proprio quest’ultimo schema anche con il Toro, nel tentativo di avere la superiorità in mezzo al campo. Il motto di Pea: la partita più difficile è sempre la prossima.
Il Sassuolo: la formazione tipo
Il Sassuolo: la stellaDifficile dirne solo una. In questo momento sono in due a meritare questo appellativo più di tutti: Boakye e Sansone. Il primo, classe ’93 di proprietà del Genoa, è dotato di un scatto fulmineo e mezzi fisici devastanti. Ricorda Asamoah ed in poco tempo è probabile che vada a giocare in serie A, in un top team. Al momento è probabilmente il giocatore con il più alto rapporto minuti giocati-gol nel campionato cadetto. Sansone, invece, è reduce dalla grande prestazione di Modena ed è in forma strepitosa. Ha una gran voglia di riscatto dopo la retrocessione subita con la maglia del Frosinone, nonostante le dieci reti realizzate.
Il Sassuolo: gli obiettiviMigliorare i 51 punti conquistati nella scorsa stagione. Con il passare delle giornate, però, la dirigenza comincia a prenderci gusto e i playoff non sembrano un obiettivo così impossibile da raggiungere, tenendo conto che questo è il miglior avvio della storia del Sassuolo in serie B. Neanche quello di Pioli aveva fatto meglio. Per molti il traguardo dei 70 punti sembra assolutamente realizzabile.
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