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Ed è vittoria contro la Samp

Il gol di Corini al quarantatreesimo del secondo tempo vuol dire prima vittoria in questo campionato per il Torino. Contro la Sampdoria quella dei granata non è stata una partita facile e neppure bella, ma il carattere...

Redazione Toro News

"Il gol di Corini al quarantatreesimo del secondo tempo vuol dire prima vittoria in questo campionato per il Torino. Contro la Sampdoria quella dei granata non è stata una partita facile e neppure bella, ma il carattere unito al cuore ha fatto la differenza. Novellino aveva gli uomini contati a causa dei numerosi infortuni, in panchina ha portato i Primavera Procida e Bettini per riuscire a mettere insieme diciotto giocatori. Il primo tempo non fa vedere azioni particolarmente pericolose su entrambi i fronti. I blucerchiati con Volpi, Delvecchio e Montella che parte più arretrato appaiono un po’ più pimpanti dei granata. Novellino manda in campo il classico 4-4-2, ma Bjelanovic e Ventola fanno fatica a presentarsi al cospetto di Mirante. Che la prima azione degna di nota arrivi al quattordicesimo la dice lunga sulla partita: Sereni in acrobazia riesce a bloccare il sinistro di Delvecchio scagliato da centroarea dopo un’azione parecchio manovrata. Il Torino cerca di organizzare la manovra per rendersi pericoloso. Grella e Corini in mezzo al campo si dannano per trascinare in avanti la squadra e rientrare in copertura. I centrali difensivi Lanna - contro la Samp sfodera la sua miglior partita - e Dellafiore sono attenti a bloccare le incursioni avversarie. Gli Under 21 Motta e Rubin sulle fasce fanno di tutto per raggiungere la linea di fondo e scodellare cross per le punte. I due attaccanti fanno sgolare Novellino, perché oltre a stare troppo vicini, non aggrediscono gli spazi, tant’è che dal ventesimo si vede Malonga riscaldarsi. Al ventiduesimo i tifosi garnata, almeno quelli meno giovani, si credono proiettati per un secondo nel passato: cross dalla destra e dai sedici metri tuffo a pelo d’erba e zuccata che manda la palla verso la rete. Che si sia materializzato Puliciclone in campo, magari. E’ Paolo sì, ma è Zanetti e Mirante respinge. Sullo scadere del primo tempo la svolta. Volpi da una manata in faccia a Rubin quando ormai la palla si è allontanata dal giovane granata. Per l’arbitro Saccani, discutibile la sua direzione di gara, è rosso diretto; in questo caso fiscale la decisione della giacchetta nera, ma da regolamento. Il secondo tempo inizia con Cassano che si scalda a bordo campo. Il Toro vuole sfruttare la superiorità numerica e si affida a lanci lunghi per Rosina, troppo schiacciato nel primo tempo fra i centrocampisti blucerchiati e gli attaccanti granata poco attivi nel creare movimenti smarcanti, che cerca di sfruttare la sua natura di fantasista. Al cinquantasettesimo Malonga entra in campo al posto di Bjelanovic. Il francese parte largo dalla destra e da subito si propone con pericolose incursioni nell’area avversaria. Non passano dieci minuti e Mazzarri risponde a Novellino mandando in campo Cassano al posto di Montella, che non gradisce infilandosi negli spogliatoi senza neppure passare dalla panchina. I granata diventano più pericolosi con il passare dei minuti, ma il gol continua a non arrivare. Novellino gioca l’ultima carta a disposizione: chiede a Recoba di sacrificarsi e di andare in campo, malgrado sia malconcio. Al settantaquattresimo Cassano lanciato sulla destra fa partire un diagonale potente costringendo Sereni a respingere, la palla finisce sul palo alla sua destra, danza sulla linea di porta e poi il portiere granata la fa sua sventando definitivamente il pericolo. Quattro minuti dopo su assist di Rosina Recoba di esterno sinistro fa partire uno splendido tiro un po’ angolato e Mirate si salva respingendo. Continuano le invenzioni del Chino che cinque minuti dopo crossa in area per Ventola che in tuffo di testa manda alto sopra la traversa. E finalmente arriva l’ottantanovesino. Angolo di Recoba che vede Malonga un po’ arretrato lo serve ed il giovane francese entra in area fa partire un tiro cross e Corini attento a pochi passi dalla porta lo devia col sinistro in rete. Esplode la gioia dell’Olimpico: la prima vittoria arriva con un gol sotto la Maratona.