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Empoli-Torino, il Toro vero siamo noi

Le Torogiornate di Tommy / Ecco la rubrica del nostro Tommy, il quale, nella sfida con i toscani, riconosce lo spirito granata solamente nei tifosi. Meno, molto meno, nei...

Redazione Toro News

"EMPOLI – TORINO 15/12/2014 0 – 0

"Tabellone fermo, sempre 0 a 0.C'è poco da raccontare su questa partita incolore. Sarà colpa della maglietta bianca che vestiamo? Del terzo sponsor sulla schiena? Delle danesi rimaste nei nostri pensieri?Non so rispondere, ma una cosa è certa: la partita di ieri sera è stata un bel foglio bianco non scritto, totalmente vuoto. Vuoto di gioco, di idee, di tiri, di emozioni. Un lunedì sera senza colori.

"Ma Gianni, Maria, Pier Paolo, Elena (sempre lei, la più bella ragazza di tutta la Toscana), Patrizia, Carlo ed il mitico onnipresente Maurizio erano lì. Tornati a casa venerdì e sabato, con viaggi più o meno movimentati dalla Danimarca, posate le valigie nell'atrio di casa, erano ripartiti alla volta di Empoli. Loro c'erano. Colorati di granata più che mai, sotto una pioggia tremenda, inzuppati più di passione che di acqua... Loro erano la nostra squadra. E come loro, gli altri granata. Loro erano il coro, i passaggi, i dribbling ed i tiri della nostra partita. Quelli da guardare e per i quali tifare, quelli da applaudire ed osannare. Loro che a fine partita anziché lamentarsi e perdersi in critiche si abbracciavano sognando Bilbao. Loro che avevano di nuovo ore di strada da fare e che scoprivano un po' più tardi che l'auto si sarebbe fermata (Maurizio, ci hai messo più tempo a tornare da Copenaghen o da Empoli? Cambia auto!!!). Loro che oggi sono andati a lavorare, chi in fabbrica, chi in ufficio, chi a scuola, chi in stalla. Loro che stanno già chiedendo a mamma in quale locale sarà il nuovo Party Granata.

"Gillet ci ha regalato qualche parata, giusto per dare un senso alla serata. Gli altri 10 della squadra, senza offesa, (io amo chiunque vesta la maglia granata), non hanno un granchè contribuito alla causa. Un pari quasi sofferto, ma direi senza merito.

"Ieri il Toro eravamo noi. Non lo scrivo con supponenza... e neanche con spirito contestatorio. Lo scrivo con la felicità di chi è consapevole di appartenere a questa gente. Quelli che sanno colorare, ancora infreddoliti e sognanti dal rientro da Copenaghen, una fredda e vuota serata di pioggia.Quelli che hanno pianto per gli ultimi secondi del Derby, quelli che litigano per la maglietta di Padelli, quelli che fermano ed insegnano “Forza Toro” ai giapponesi, quelli che ieri all'una speravano di trovare il Salzburg e si sono arrabbiati nel trovare il Bilbao, gli stessi che oggi scrivono: “Che bello, meno male che andremo a Bilbao”.

"Quelli che domenica sono di nuovo allo stadio, dopo aver fatto altri chilometri in auto. Quelli che la pioggia, il freddo, e soprattutto il bianco vuoto di ieri sera... l'hanno già dimenticato.