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Enrico Varriale: “Toro ritrovato, sarà un derby da tripla”

Esclusiva / Il giornalista è convinto: "Con questo Belotti il Torino torna in corsa per l'Europa League"

Marco Parella

La vittoria contro l’Udinese ha restituito al Torino l’entusiasmo, il gioco e un Gallo in più. Si torna a sognare, ma domenica arriva la Juventus. Opinioni e analisi del momento e del futuro prossimo dei granata affidate a Enrico Varriale, giornalista di lungo corso e volto storico di casa Rai.

Buongiorno Enrico. La ricetta Mazzarri pare davvero funzionare. I tifosi del Toro possono sbilanciarsi?

Io ho grande stima di Walter Mazzarri dai tempi di Napoli ed ero pressoché certo che a Torino avrebbe fatto bene, perché la squadra è valida e può sicuramente esaltare il suo lavoro. Con il recupero di Belotti il Torino diventa ancora di più una concorrente credibile per l’Europa League ed è in crescita in questo momento.

Parliamo dei singoli. Chi ti sta sorprendendo di più?

Ultimamente mi ha impressionato N’Koulou, che, al di là del gol, nell’ultima partita ha sfornato una grande prestazione. Gli esterni, poi, con Mazzarri vengono sempre messi in mostra. Iago Falque infatti è cresciuto molto, ma io mi ricordo il Napoli con le sue famose sventagliate da un lato all’altro del campo per mettere in difficoltà gli avversari. E questa strategia Mazzarri la può riproporre molto bene anche al Torino, soprattutto se Belotti torna il giocatore visto l’anno scorso. Quando hai un attaccante che, da solo, ti porta via un paio di difensori, gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti vengono facilitati. Il recupero del Gallo è fondamentale per lui stesso, anche in ottica di ricostruzione della Nazionale, ma soprattutto per il Torino che può sfruttare un giocatore che, oltre a finalizzare, facilita lo sviluppo della manovra.

 Nicolas N'KoulouScatto di Chiara Brunero

E di un Ljajic desaparecido che dici?

Per caratteristiche fa più fatica a inserirsi negli schemi di Mazzarri, ma io ricordo che qualche giocatore “anarchico”, invece, con Mazzarri è esploso. Lavezzi, per dirne uno. Lì deve scattare la scintilla tra i due, non so se scatterà mai, però lui è un giocatore meno lineare da incasellare. Può essere una carta vincente, come invece non funzionare con Mazzarri, così come non ha funzionato con Mihajlovic.

Cosa può significare questo derby per un Toro rinato?

Sappiamo tutti che per il Torino è una partita importantissima. Il derby di Coppa Italia è andato male, il derby d’andata è stato negativo. Ora i granata daranno tutto e anche qualcosa in più per vincere. Ha una bella chance perché al di là che questa stracittadina arriva in un momento positivo, gli avversari dovranno fare i conti con l’impegno in Champions, che drena energie psicofisiche.

Alla luce del testa a testa tra Napoli e bianconeri, il Torino potrebbe rappresentare l’ago della bilancia per lo scudetto?

La settimana scorsa il Napoli avrebbe potuto patire un contraccolpo psicologico dopo la vittoria della Juve e la notizia dell’infortunio di Ghoulam, ma ha reagito alla grande. Il Torino è sicuramente uno degli ostacoli più alti che si pareranno davanti alla Juve da qui alla fine della stagione e di ostacoli ne troverà tanti. Non penso però che sia un match già decisivo per il campionato, perché anche se tutto andasse nel migliore dei modi e il Napoli riuscisse in questa giornata ad aumentare il divario, poi dovrebbe comunque mantenere i punti di vantaggio e il calendario è complicato anche per il Napoli. Lo scudetto è un percorso a tappe ancora molto lungo.

Toro accusato di essere stato favorito dal Var nell’ultimo match, ma sotto la Mole pesano le decisioni prese con l’ausilio dell’arbitro elettronico negli ultimi derby. I tifosi possono stare tranquilli?

Tutti possono stare tranquilli da quando è stato introdotto il Var. Il problema vero è che il Var è stato utilizzato molto e bene per un certo periodo, poi certi arbitri hanno iniziato a ritrarsi dall’andare a rivedere le azioni sullo schermo. È un atteggiamento non positivo di per sé, perché se c’è una regola bisognerebbe rispettarla, ma crea ancora più confusione se un arbitro va sempre a ricontrollare a video (come dichiarato da Rizzoli) e altri invece no, serve uniformità. Chi verrà designato per il derby avrà un compito delicato perché la partita sarà tesa, ma sarà facilitato dall’ausilio del Var, strumento in grado di evitare al massimo gli errori. I tifosi devono stare tranquilli.

Non ha senso parlare di pronostico in queste partite, ma, analizzando le possibilità reali di questo “nuovo” Torino, sarà quantomeno un derby da tripla?

Sì, i derby lo sono sempre per loro natura. È vero che nelle ultime stagioni la Juve li ha vinti quasi tutti, ma il derby è da tripla a tutte le latitudini: Roma, Milano, Genova. È una partita che sfugge a ogni pronostico e questa in particolare è sicuramente da tripla.