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”Era importante muovere la classifica”

La sala stampa è pronta, i cronisti sono seduti e le telecamere in posizione. Si attende solo l'arrivo del mister Lerda per capire le ultime sulla squadra in vista della gara di domani sera contro l'Albinoleffe nel turno...

Edoardo Blandino

La sala stampa è pronta, i cronisti sono seduti e le telecamere in posizione. Si attende solo l'arrivo del mister Lerda per capire le ultime sulla squadra in vista della gara di domani sera contro l'Albinoleffe nel turno infrasettimanale valido per la 14esima giornata del campionato.

Il mister è appena arrivato in sala stampa e parla subito della situazione infortuni: "La situazione medica è la seguente: Di Cesare è out, Filipe sta recuperando, Rubinho ha un problema al collo, mentre Bassi si è ripreso. Gasbarroni è stato male tre giorni, ha ripreso solo ieri in gruppo. Iunco ha dei sintomi pubalgici fin dal ritiro e non riesce ad allenarsi bene, ma può giocare. Bianchi con il fisico che ha se non si allena con contuinuità ne risente di più di Lazarevic. Credo che farò un po' di turnover, cambierò qualcosa. Abbiamo giocato appena tre giorni fa, quindi qualcosa di differente ci sarà. Però lo farò nella coerenza della classica nostra tattica. Di sicuro in porta ci sarà Bassi. Per ora non cambierò"

Il tecnico commenta poi la gara di domani: "Dalla partita di domani sera mi aspetto di vincere. E' un pensiero scontato che abbiamo tutti noi. Ce lo impone la classifica. Incontriamo una squadra che nelle ultime due partite ha fatto bene. Col Sassuolo ha tenuto bene e ha colpito in ripartenza. Col Novara, nonostante la sconfitta, ha avuto 3-4 occasioni importanti sullo 0-0. Sono due risultati bugiardi. Col Sassuolo sono ripartiti in maniera estremamente cinica. Col Novara ho visto un Albinoleffe ottimo, pronto alle ripartenze e con due punte fisiche molto forti. Se una squadra meritava il vantaggio era l'Albinoleffe. Hanno un grandissimo allenatore come Mondonico. Sarà una partita difficile come ogni gara della B. Sapere che dobbiamo vincere spero non ci porti a commettere degli errori per la troppa voglia di fare"

Il mister si sofferma poi sugli inizi delle partite, dove il Toro ultimamente ha subito molti gol. "La partenza della squadra non è mai simile, non c'è una partenza precisa. Magari prepariamo la gara in un certo modo, poi sbagliamo qualcosa e tutto il discorso fatto in precedenza diventa inutile. A volte volevamo aggredire l’avversario in alto, altre volte volevamo attenderlo a centrocampo. Dobbiamo dare continuità per noi stessi e per l'ambiente. E' una partita da interpretare bene anche sotto l'aspetto tattico".

Si torna poi sul match di sabato: "Ho rivisto la partita con il Grosseto. Abbiamo calciato solo quattro volte, ma abbiamo creato i presupposti per calciare molto di più: poi abbiamo sbagliato il passaggio... Non significa che se non subisci gol vuol dire che non fai neppure gol. Non è così l'equazione. Non ricordo poi squadre che nella partita sono costanti sempre per 90 minuti. Ci sono momenti in cui hai più campo e credi di più e momenti in cui crei di meno. L'ultima partita ritenevo fosse importante giocare così. D'Ambrosio e Garofalo hanno caratteristiche diverse da Zavango e Rivalta. La maggioranza delle partite le abbiamo giocate con due terzini offensivi, più un trequartista e due ali".

Il tecnico commenta poi la sua situazione lavorativa: "Non mi danno troppo fastidio le voci che mi riguardano. Non mi fanno piacere ovviamente, ma immagino come sia il lavoro dei giornalisti. Lo capisco. Mi dà fastidio quando vengono riportate delle cose non vere. Ieri ho parlato con Petrachi, è vero. Ci siamo parlati come ci parliamo sempre. Non si è detto nulla di particolare. Ci parliamo sempre, tutti i giorni".

Infine si parla della classifica: "Più passano le domeniche e più bisogna dare continuità ai risultati. Il Novara sta avendo un passo altissimo. Se continuano così finiscono con oltre 80 punti. Dite che l'anno scorso da novembre ho iniziato a fare punti? Sinceramente non ricordo. So che abbiamo iniziato maluccio e poi ci hanno tolto anche 2 punti di penalizzazione. Non ricordo bene il momento in cui abbiamo dato la svolta. Ricordo che abbiamo fato 35 punti all'andata e 37 al ritorno. Ogni anno è diverso dall'altro. Non c'è mai un'equazione uguale. Fossi stato con la stessa squadra forse potrei avere dei punti di riferimento. Diciamo che lo prendo come buono auspicio".

(Foto: M. Dreosti)