"Urbano Cairo, presidente del Torino, come tanti ha ancora negli occhi la prodezza di Bruno Peres nella stracittadina giocata domenica scorsa. Dove il Toro ha sì mostrato un gran carattere, ma alla fine è stato beffato sul più bello. Una gestione, la sua, contraddistinta da momenti più e meno entusiasmanti, per lui: ''Un onere ed un onore essere alla guida di questo storico club''.
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Esclusiva TN / Cairo a tutto campo: calciomercato, Filadelfia, Olimpico e molto altro
Nel giorno del compleanno del Toro / Parla il presidente: ''Bruno Peres? Ce lo teniamo stretto. Il Fila si farà e per l'Olimpico mi auguro di instaurare un rapporto...
"Oggi il Toro festeggia 108 anni: un momento speciale per tutto il popolo granata...''Certo. Devo dire che essere alla guida di questo storico club è una bella responsabilità. 108 anni rappresentano un periodo molto lungo, contraddistinto da momenti fulgidi, come il periodo del Grande Torino, e successivamente con altre belle stagioni. Come quelle degli anni '70, culminate con la vittoria dello scudetto, ma anche quelle degli anni '80 e dei primi anni '90. Fino ad arrivare allo scorso campionato, punto di vertice dopo esser ripartiti dal fallimento del 2005. Ovviamente la scorsa stagione non può essere minimamente paragonata alle gesta degli Invincibili e neppure all'annata dello scudetto del '76. Quelli sono esempi da seguire, ora dobbiamo continuare con il triplo impegno e onorare al meglio la nostra straordinaria storia''.
"Quali i tre momenti più belli vissuti direttamente nell'arco di questa storia?''Di sicuro il primo anno alla guida del Toro, con la promozione raggiunta in tempo record, in soli 9 mesi e 11 giorni. Praticamente la gestazione di un bimbo. Un bimbo rinato il 2 settembre con me. Poi non possono mancare l'anno scorso con la cavalcata verso l'Europa League e la promozione del 2012. Tre momenti più uno, perché a margine ci tengo ad inserire anche i festeggiamenti per il centenario''.
"Tornando al derby: si e rivisto il Toro, ma alla fine un'altra beffa''C'è stata questa prodezza di Pirlo allo scadere, un vero peccato perché meritavamo di più. Abbiamo accumulato tante buone occasioni e siamo riusciti a mettere in gravissima difficoltà la Juve che non ha praticamente mai tirato in porta, tranne che nell'occasione dei due gol. Tre tiri se contiamo anche la punizione che ha portato al rigore. Che dire, dobbiamo ripartire da lì, ma con maggior cinismo''.
"Il gesto di Ventura a fine partita e la squalifica: come giudica la reazione del tecnico?''È un gesto lontano da lui, un atto che non appartiene alla sua persona. Proprio per questo si è subito scusato. La delusione era tanta e a questo vanno uniti gli insulti verso dei giocatori che avevano fatto una splendida gara. Faremo ricorso''.
"All'Olimpico è stato registrato un calo dell'affluenza nelle ultime partite, come interpreta questo dato?''Diciamo che quest'anno abbiamo avuto tante partite di fila tutte in casa. Evidentemente anche questo ha inciso. La gente in alcuni casi e in certi orari non propriamente agevoli ha preferito fare scelte diverse. In più siamo in un momento di crisi generale che ovviamente non aiuta, sebbene i nostri siano prezzi vantaggiosi. Le famiglie sono costrette a fare i conti e a scegliere di andare a vedere solo alcune partite''.
"Ora tutti conoscono Bruno Peres: possiamo definirlo incedibile?''Bruno Peres è una bella novità per chi non lo conosceva e una bella sorpresa per tutti. Ma non c'è solo lui. Contro la Juve e contro il Bruges meritavamo di più. Bruno ha messo in campo nel derby una prestazione notevole, segnando un gol strepitoso. Ma non dimentichiamo Gazzi, El Kaddouri, Glik, Darmian, Moretti, per citarne solo alcuni. Ora è con noi e noi puntiamo fortemente su di lui. Ce lo teniamo stretto''.
"Parliamo dei rinnovi di Gazzi e Gillet: c'è ottimismo?''Abbiamo fatto dei ragionamenti ed è palese la volontà di prolungare. Appena definito tutto lo comunicheremo''.
"A gennaio qualcosa dovrà essere ritoccato, si fanno tanti nomi: Pinilla, Giovinco, Zarate, Zapata, Pazzini, Gilardino, Muriel. Ma in sostanza?''I nomi che sento in alcuni casi sono suggestioni di mercato. Lavoriamo sottotraccia per avere qualche innesto, ma ora è presto. Pensiamo alle prossime 4 partite fondamentali da qui alla chiusura del 2014. Vogliamo completare al meglio l'anno solare, che è stato bellissimo, e poi penseremo al mercato''.
"Nei giorni scorsi è circolata la notizia secondo la quale la Juve vorrebbe Parigini. È davvero così?''No, pura fantasia. Lo escludo nel modo più assoluto, nessuno è passato a bussare alla nostra porta e anche se lo facesse la risposta sarebbe: 'no, grazie'. Parigini è nostro, lo seguiamo da vicino nella crescita e lo aspettiamo. L'anno scorso ha fatto bene nella Juve Stabia e quest'anno sta facendo molto bene al Perugia. Non deve avere fretta, è giovane e arriverà il suo momento''.
"Arriviamo al Filadelfia, ora è stato firmato anche un protocollo di intesa con l'Università degli Studi di Torino: che gliene pare?''È un'ottima iniziativa, è un segnale positivo nei confronti dei giovani. Ciò che conta sono i passi avanti e rapidi che stiamo continuando a fare. Con la partecipazione del Comune e della Regione. La Fondazione lavora molto bene con Salvadori e remiamo tutti assieme nella stressa direzione. Quella che porta alla ricostruzione del Fila''.
"L'investimento fatto dal Torino potrà essere implementato, arrivando a porre le basi per una vera cittadella granata?''Facciamo un passo alla volta, troppe volte sono state spese parole che poi han portato a grosse delusioni tra i tifosi. Facciamo il Fila e mettiamo questa pietra miliare. Facciamo prima la casa del Toro e poi penseremo a come abbellirla''.
"La questione Olimpico: entro fine anno bisognerà incontrare la Cittá per trovare una nuova intesa. Qual è la reale situazione?''Stiamo parlando, ci siamo già incontrati e stiamo ragionando per trovare un accordo più ampio che preveda un rapporto stabile e pluriennale tra il Toro e la Città di Torino. Ho già avuto modo di incontrare Fassino a Milano, qualcosa ci siamo detti. Ora è evidente che servirà un nuovo incontro a Torino per riallacciare il discorso. Ho dato mandato al nostro consigliere Marco Pompignoli e Fassino ha fatto lo stesso con Gallo, dunque saranno loro ad iniziare a parlare. E poi arriveremo io e il Sindaco a chiudere il cerchio''.
"Lei che cosa propone per arrivare all'accordo?''Certamente auspico un rapporto duraturo e pluriennale, ma non voglio anticipare ancora nulla. Non sarebbe corretto nei confronti del Comune e del Sindaco''.
"Moratti ha dichiarato di aver sognato più volte Cantona in nerazzurro, ma di non esser mai riuscito a prenderlo. Durante la sua gestione, c'è mai stato un giocatore che avrebbe voluto prendere pur sapendo che sarebbe stato un sogno impossibile?''Siamo una realtà diversa dall'Inter. Non vogliamo più inseguire nomi blasonati. La politica che stiamo portando avanti è quella giusta e prevede di scoprire nuovi talenti su cui investire e su giocatori già affermati, ancora molto motivati. Preferiamo puntare su nomi giovani, ma di prospettiva, alla Bruno Peres, alla Immobile, alla Darmian, alla Maksimovic, alla Jansson, alla Sanchez Mino, alla Glik, alla Benassi, alla El Kaddouri, alla Martinez, e via dicendo. Questa è la gente nostra, questi sono i profili di cui abbiamo bisogno''.
"A gennaio ci sarà la sfida contro la Lazio in Coppa Italia: è una competizione sulla quale il Toro punterà fortemente o sarà un bel banco di prova per i giovani?''Noi, come avete visto, abbiamo una rosa ampia che non era abituata a giocare su due fronti. Ora se ne aggiunge una terza, la Coppa Italia, e vogliamo onorarla. Ovviamente con un turnover che permetta a tutti di giocare. Un giusto mix di esperienza e freschezza''.
"Ora arriva il Palermo: che gara si aspetta?'''Dobbiamo continuare la strada intrapresa contro Bruges e Juve, a livello di prestazione. Ma con maggior cinismo, sfruttando a dovere le tante occasioni che riusciamo a creare. Ovviamente ci sarò e guarderò la partita allo stadio''.
"E sul vulcanico Zamparini che ci dice?''Nulla, non dico nulla (sorride, nde). Seriamente, non voglio commentare gli affari e le gestioni altrui. Rispetto tutti ed è giusto che tutti guardino in casa propria. Zamparini è nell'ambiente da anni, è un uomo di calcio''.
"Chiuda pure a ruota libera...''Il Toro in questi 9 anni ha avuto momenti belli e meno belli, la sua crescita continua facendo buone cose e arrivando in certi casi anche a risultati eccellenti. La storia granata prosegue, ci auguriamo sempre con migliori risultati. Dal 2005 che era fallito, il Toro è ripartito. Abbiamo riannodato i fili di una gloriosa tradizione e adesso, seppur su livelli meno alti, ci siamo. E vogliamo esserci sempre di più. Vogliamo essere all'altezza del nostro passato, seppur in un contesto diverso, dove la componente economica è diventata più incisiva di un tempo e crea molte disparità''.
"Una dedica al Toro, presidente?''Nel giorno del compleanno del Toro ci tengo a dire che sono contento di essere stato chiamato quel giorno del 2005 dal Sindaco Chiamparino, per permettere ai tifosi granata di continuare la loro storia d'amore con il Toro. Caro Toro, tanti auguri e mille di questi giorni''.
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