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Esordio in Europa League al Fila? Ecco perché è solo una suggestione

Esordio in Europa League al Fila? Ecco perché è solo una suggestione

Focus on / Una suggestione che rimarrà tale: ecco perché non si può giocare al Filadelfia

Silvio Luciani

Alzi la mano chi non ha pensato al Filadelfia appena è stato reso noto il rifiuto per l’inversione del campo del secondo turno preliminare di Europa League. Il tam tam social è stato quasi immediato: “Moccagatta? A questo punto giochiamo al Fila!” È proprio l’impianto di Alessandria (omologato UEFA B) che probabilmente ospiterà l’esordio europeo del Torino del 25 luglio e non il Filadelfia, che purtroppo non è omologato per partite di questo livello.

L’esordio al Fila rimarrà solo una suggestione nonostante una capienza di 4000 posti, solo 2000 in meno del Moccagatta. Già nel 2017 il Fila era stato momentaneamente chiuso al pubblico e aveva ottenuto un agibilità provvisoria a causa di alcuni problemi di omologazione. Il tempio del tifo del Toro, che l’altro ieri è stato riempito da 3000 cuori granata, ha ospitato solo gli allenamenti del Toro e le partite della Primavera ma non potrà essere il palcoscenico dell’esordio Europeo del Toro, per quanto un’ipotesi del genere potrebbe essere suggestiva.

I problemi non riguardano la capienza ma la logistica e l’ordine pubblico. Innanzitutto i posti (eccetto quelli della tribuna) non sono numerati, poi mancano strutture fondamentali come tornelli, accessi e parcheggi: situazioni che impediscono di disputare partite ufficiali per questioni di sicurezza e di regolamento UEFA.