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Euro2008: alla scoperta dei giovani talenti

di Edoardo Blandino

Gli Europei sono giunti quasi all’epilogo finale dopo 28 partite giocate, 16 nazionali coinvolte e più di 350 giocatori scesi in campo. Questa competizione è stata da sempre una...

Edoardo Blandino

di Edoardo BlandinoGli Europei sono giunti quasi all’epilogo finale dopo 28 partite giocate, 16 nazionali coinvolte e più di 350 giocatori scesi in campo. Questa competizione è stata da sempre una delle vetrine più importanti per i giovani calciatori per mettersi in mostra e farsi apprezzare dai club più importanti del vecchio continente. Quest’anno sono stati lanciati parecchi ragazzi interessanti – prendendo in considerazioni chi avesse un età massima di 24 anni – alcuni ancora poco conosciuti, altri già ampiamente affermati.Nel Gruppo A, nella Svizzera padrona di casa ha giocato come difensore Senderos, classe ’85, solido centrale in forza all’Arsenal, con cui ha già partecipato a diverse Champions League. Nella posizione di laterale è sceso in campo la prima delle due conoscenze elvetiche del nostro calcio: Behrami (’85, Lazio). Gli svizzeri hanno sfoggiato anche due centrocampisti decisamente interessanti come Barnetta (’86, Leverkusen) e Inler (’84, Udinese) votato come miglior giovane straniero del girone di andata della Serie A. In attacco Vonlanthen (’86, Salisburgo) con un trascorso al Brescia, ha disputato pochi minuti, ma sufficienti per colpire la traversa contro la Repubblica Ceca e far tremare i tifosi avversari. Derdyok (’88, Basilea), turco naturalizzato svizzero, ha invece giocato qualche minuto in più servendo anche l’assist per il gol di Yakin nell’ultima partita contro il Portogallo. Kadlec (’84, Sparta Praga), della Repubblica Ceca interessa al Torino. In questo torneo ha però ha visto il campo molto poco. Scolari ha affidato il centrocampo nelle mani di Moutinho (’86, Sporting Lisbona), regista dai piedi raffinati e con un’ottima visione di gioco, ma su cui si sono già fiondati diversi club importanti. Sempre tra i lusitani si sono messi in mostra il fenomenale C. Ronaldo (’85, Man Utd), probabile pallone d’oro, e il compagno di squadra Nani (’86, Man Utd). Se la Turchia è arrivata alle semifinali buona parte del merito è di Arda Turan (nella foto, classe '87, Galatasaray), centrocampista offensivo tra i migliori dell'Europeo con splendidi tempi di inserimento e autore di due reti decisive contro Svizzera e Repubblica Ceca. In società si leccano i baffi perché il prezzo del suo cartellino sarà aumentato esponenzialmente durante questo torneo.Nel Gruppo B l’Austria del “nostro” Garics (’84, Napoli) non è andata avanti nella competizione, ma il centrocampista partenopeo è stato uno dei più positivi nella sua squadra. Il ct Bilic è stato eliminato dal più esperto Terim, però la sua Croazia ha impressionato per gioco e compattezza, mettendo in luce alcuni talenti fuori dal comune. Modric (’85, Tottenham) ha trascinato i compagni con prestazioni superbe, nonostante il rigore sbagliato contro la Turchia, e, se la Dinamo Zagabria lo avesse ceduto dopo questo europeo, avrebbe chiesto sicuramente più dei 21 milioni di euro pagati dagli inglesi. Anche Rakitic (’88, Schalke 04) ha sbagliato il tiro dagli 11 metri, ma il suo talento non ha lasciato indifferenti gli operatori di mercato e si mormora che la Juventus sia in vantaggio su questo ragazzino. La Germania di Ballack è apparsa la più solida delle semifinaliste e questo grazie anche al cambio di modulo imposto da Low: il 4-5-1. Podolski (’85 Bayern Monaco), autore di ottime prestazioni e tre gol fino ad ora, è stato spostato alle spalle di Klose, mentre il bomber Gomez (’85, Stoccarda), seguito da mezza Europa per le sue doti da goleador che però non ha mostrato in questo torneo, è stato lasciato in panchina.