di Paolo Morelli
toro
Ex granata in gol
di Paolo Morelli
Abbiamo dato un'occhiata ai tabellini dei marcatori delle partite di ieri. Salta subito all'occhio la quantità di gol (5) segnati da ex attaccanti granata. C'è...
Abbiamo dato un'occhiata ai tabellini dei marcatori delle partite di ieri. Salta subito all'occhio la quantità di gol (5) segnati da ex attaccanti granata. C'è una tripletta segnata da Pellissier alla Juventus, che ha consentito al Chievo di strappare un prezioso pareggio in chiave salvezza. Poi il gol di Calaiò che ha chiuso i conti con la Lazio (sconfitta dal Siena per 2-0) e il gol di Marazzina, valso il momentaneo pareggio tra Roma e Bologna.Tutti attaccanti che al Toro hanno avuto poca fortuna (Calaiò e Pellissier) o che sono andati via col fallimento (Marazzina). Attaccanti che continuano a segnare, seppure Calaiò stia vivendo fasi alterne, a dispetto di quelli che al Toro sembrano essere stati colpiti da una sorta di "incantesimo". Amoruso e Di Michele dimostrano che non sempre gli attaccanti che qui hanno poco successo, poi cambiano squadra e fanno sfaceli. Ma la cronica sterilità offensiva è una triste costante di questi ultimi anni, e non sembra essere dovuta alle carenze dei singoli.Marazzina a parte, Calaiò e Pellissier avrebbero meritato qualche chance in più. Entrambi sono cresciuti nel Toro ed entrambi nel Toro non hanno trovato spazio. Il passato insegna sempre, anche se - ovviamente - non è detto che i due attaccanti sarebbero potuti essere decisivi in maglia granata. Ma non ci si provò neanche, a credere in loro. Che si impari dal passato, e questo vale sia per la società (ci si ricordi di Malonga) che per gli abituali detrattori. E' bene valutare gli errori compiuti in passato, le caratteristiche dei singoli (comunque, in alcuni casi, troppo sotto la media) e il non gioco espresso dalla squadra. Una formazione ben organizzata può valorizzare anche i giocatori non considerati dei campioni. Quanti avrebbero scommesso su una tripletta di Pellissier alla Juventus?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Abbiamo dato un'occhiata ai tabellini dei marcatori delle partite di ieri. Salta subito all'occhio la quantità di gol (5) segnati da ex attaccanti granata. C'è...
Abbiamo dato un'occhiata ai tabellini dei marcatori delle partite di ieri. Salta subito all'occhio la quantità di gol (5) segnati da ex attaccanti granata. C'è una tripletta segnata da Pellissier alla Juventus, che ha consentito al Chievo di strappare un prezioso pareggio in chiave salvezza. Poi il gol di Calaiò che ha chiuso i conti con la Lazio (sconfitta dal Siena per 2-0) e il gol di Marazzina, valso il momentaneo pareggio tra Roma e Bologna.Tutti attaccanti che al Toro hanno avuto poca fortuna (Calaiò e Pellissier) o che sono andati via col fallimento (Marazzina). Attaccanti che continuano a segnare, seppure Calaiò stia vivendo fasi alterne, a dispetto di quelli che al Toro sembrano essere stati colpiti da una sorta di "incantesimo". Amoruso e Di Michele dimostrano che non sempre gli attaccanti che qui hanno poco successo, poi cambiano squadra e fanno sfaceli. Ma la cronica sterilità offensiva è una triste costante di questi ultimi anni, e non sembra essere dovuta alle carenze dei singoli.Marazzina a parte, Calaiò e Pellissier avrebbero meritato qualche chance in più. Entrambi sono cresciuti nel Toro ed entrambi nel Toro non hanno trovato spazio. Il passato insegna sempre, anche se - ovviamente - non è detto che i due attaccanti sarebbero potuti essere decisivi in maglia granata. Ma non ci si provò neanche, a credere in loro. Che si impari dal passato, e questo vale sia per la società (ci si ricordi di Malonga) che per gli abituali detrattori. E' bene valutare gli errori compiuti in passato, le caratteristiche dei singoli (comunque, in alcuni casi, troppo sotto la media) e il non gioco espresso dalla squadra. Una formazione ben organizzata può valorizzare anche i giocatori non considerati dei campioni. Quanti avrebbero scommesso su una tripletta di Pellissier alla Juventus?
© RIPRODUZIONE RISERVATA