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Fabio Tricarico: ”Il Toro? Non si può spiegare a parole”

Esclusiva TN, il doppio ex di Sampdoria - Torino: ''Quando entravi in campo capivi che il cuore granata non è una frase fatta''

Marco De Rito

" Al Torino ha militato per quattro anni (1997-01) mentre alla Sampdoria per due stagioni. Fabio Tricarico, però, da doppio ex, non ha dubbi sulla squadra per la quale tiferà domenica. Il centrocampista a Torino ha vissuto quattro stagioni intense e ha capito cosa veramente vuol dire indossare la casacca granata.

"Fabio Tricarico, domenica si giocherà Torino-Sampdoria, lei è un doppio ex: come vede la sfida?

"Il Toro è sempre nel mio cuore e spero che vinca sempre. Per i ragazzi di Ventura si tratta di una trasferta importante e spero in una vittoria granata.

"Un pronostico?

"Le partite sono tutte difficili anche perché adesso c'è stata per tutti una settimana di riposo e i club hanno ricaricato le batterie. Il Torino però viene dalla carica dell' Europa League e per questo mi sbilancio e dico vittoria per il Toro.

"Cosa contraddistingue la piazza granata dalle altre e perché lei ha ancora il Toro nel cuore?

"Solo chi ha giocato nella squadra granata può capire quello che dico. Nel Toro vivi situazioni importanti tipo Superga e io l'ho vissuta per quattro anni di fila, quando si sale sul colle si sente una sensazione che spiegarla a parole è impossibile. A Torino è nata anche mia figlia. Quando entravi in campo capivi veramente che il cuore Toro non è solamente una frase già fatta, io quando scendevo nel rettangolo di gioco sputavo sangue, ero uno di quelli che dava il massimo ed era molto grintoso. Mi sentivo un tifoso in campo e cercavo, a tutti i costi, di portare a casa i tre punti. Dentro lo spogliatoio granata vivevi sensazioni che in altri posti non ho mai provato.

"Com'è stata l'esperienza alla Sampdoria?

"Io alla Samp non ho fatto un'esperienza positiva da giocatore perché, dopo una stagione, hanno deciso di cambiare le strategie societarie con le loro ragioni. Io, da cuore Toro, mi sentivo un leone in gabbia il secondo anno quando mi tenevano relegato in panchina. In quei due anni sono stato bene lo stesso alla Sampdoria, quell'esperienza mi ha dato qualcosa dal punto di vista della crescita da giocatore ma c'è ancora rammarico per non aver dimostrato il mio valore.

"Come vede il nuovo corso Ferrero, nel club blucerchiato?

"Lo vedo bene. Penso che abbia le idee chiare, dobbiamo dargli ancora del tempo per fargli attuare i suoi progetti ma penso che sia la persona giusta.

"Il Torino potrà ripetersi in campionato, secondo lei?

"Sarà difficilissimo dopo il risultato ottenuto lo scorso anno. La carica c'è e la voglia anche, inoltre è arrivato un giocatore importante come Quagliarella ma il vero punto di forza è l'allenatore: Ventura è un grandissimo tecnico. Il Toro potrà far bene ma difficilmente ripeterà la stagione appena conclusa.

"In Europa League il Torino potrà fare un percorso importante?

"L'entusiasmo c'è e la voglia anche ed io spero che i granata possano andare il più avanti possibile anche se l'Europa è molto difficile per tutti. I primi turni secondo me sarà possibile superarli. Il punto debole, a mio parere, è la poca esperienza dei granata a livello europeo.

"Con le cessioni di Cerci e Immobile, il Torino si è indebolito?

"Sicuramente Cerci nel Torino faceva la differenza ed è stata una cessione eccellente ma davanti è arrivato un ottimo attaccante come Quagliarella che svaria e ha il cuore granata.

"Quest'anno potrebbe essere quello giusto per la vittoria del derby?

"Io lo spero e me lo auguro vivamente. Se lo vinceremo verrò a festeggiarlo anche io, i tifosi se lo meritano

"Com'è da interpretare il pareggio interno contro l'Inter?

"Bisognava portare a casa il punto, è vero che la squadra nerazzurra doveva ingranare ma pareggiare con una big come il biscione è certamente un fatto positivo.