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Fair Play Finanziario: la rivincita di Cairo su Berlusconi

Approfondimento / Il numero uno granata oggi premiato, la dirigenza del Milan celebra un passivo storico

Lorenzo Bonansea

"Nel giorno in cui il Torino - nella persona del Presidente Urbano Cairo - viene premiato da AIAC e DGS Sport&Cultura con il Financial Fair Play 2016, c’è chi in Italia - in ambito calcistico - si trova ad ufficializzare grane economiche di altissima portata. Stiamo parlando del Milan, i cui soci azionisti si sono riuniti quest’oggi per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione e soprattutto per approvare il bilancio, che è stato ufficializzato in perdita di ben 89.3 milioni di euro.

"In una Serie A sempre più in debito, dove gli esempi virtuosi si contano sulle dita di una mano (e forse meno), la giornata di oggi si presenta come paradigmatica di due diverse gestioni societarie. Una oculata e rivolta al futuro (con Torino e Sassuolo in prima linea, ma anche il "ricco" Napoli di De Laurentiis), l'altra spendacciona e con la fretta del risultato, con massimi rappresentanti l'Inter di Thohir (con quasi 400 milioni di debito previsto - qui le parole di Ventura in merito) e appunto il sopraccitato Milan. Due facce della stessa medaglia, si potrebbe dire, dove il disco metallico è metaforicamente rappresentato dalla nostra Serie A. Vi abbiamo presentato - durante la corsa estate, punto dopo punto tutti i tratti che contraddistinguevano il bilancio granata 2014: un bilancio chiuso prima di tutto in positivo, e  in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei club nostrani. Un successo netto e deciso, che poteva- a ragione - solo far pensare ad un’evoluzione verso l’alto. In seguito alla nostra inchiesta (qui trovate tutte le puntate) la risonanza di questo “attivo” così importante” è stata capillare, e il Torino è stato erto a modello di un calcio pulito dal punto di vista economico da tutta la Nazione pallonara. Questo anche e soprattutto in prospettiva futura, visto e considerato che - se i prossimi bilanci dovessero proseguire sulla stessa onda di quello 2014 - la società granata è perfettamente in linea con i nuovi parametri federali necessari per l’iscrizione al prossimo campionato (qui i dettagli e le nostre proiezioni in merito). E il Milan? Il Milan è una società con un bacino d’utenza ed un potenza dal punto di vista del marketing centinaia di volte superiore a quella di Cairo, eppure, tenere i conti a posto non è affare semplice per i rossoneri: 89.3 milioni di euro in rosso sono tanti, tantissimi soldi, che oltre a rovinare l’immagine di una squadra gloriosa e storica, potrebbero creare ripercussioni di non trascurabile rilevanza per quanto concerne il Fair Play Finanziario.

"Il Toro, dalla sua, parte dai 10.582.839 euro di utile complessivo dell’ultimo bilancio pubblicato (2014), e la cifra potrebbe ancora aumentare nella prossima pubblicazione ufficiale, visto e considerato che la società è riuscita nuovamente a fare cassa, reinvestendo in maniera oculata. Improbabile che la crescita sia la stessa dell’intervallo 2013-2014 (circa del 1000%), quando si è passati dai 1.070.775 euro di utile, ad appunto più di 10milioni, ma una cosa pare certa: Cairo e il Toro non corrono pericoli finanziari, a differenza di molte altre società italiane con un pedigree sulla carta superiore, ma non dal punto di vista della gestione delle risorse economiche. L'imprenditore Cairo, dunque, si prende la sua rivincita sull'imprenditore Berlusconi, con il numero 1 rossonero protagonista insieme al suo Milan di un declino verticale e impelagato in debiti enormi, al contrario del suo ex dipendente ai tempi di Fininvest, diventato - ormai ufficialmente - l'esempio italiano di una corretta politica economica del nostro calcio.