E’ rientrato dall’infortunio Iago Falque, che ieri si è allenato regolarmente con il gruppo al Filadelfia, mettendo fine ad uno stop che durava dal 31 marzo, quando contro la Fiorentina venne costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco.
INFORTUNIO – Uno stiramento dei legamenti collaterali mediali del ginocchio sinistro aveva costretto Iago Falque a non scendere in campo per tutto il mese di aprile, per un totale di 5 gare compresa quella contro il Milan (nella quale era convocato ma rimase in panchina) ed a non essere convocato in occasione del derby della Mole, che aveva già saltato all’andata, sempre per infortunio. Prima di quel momento, nelle 23 gare disputate, aveva messo a segno solo 4 reti e servito 6 assist. Prima dello stop, la stagione di Iago si poteva definire sotto le aspettative, considerando che nelle due stagioni precedentemente disputate in maglia granata le reti segnate sono state 12 nel 2016/2017 e 13 nel 2017/2018, considerando sia campionato che Coppa Italia.
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A DISPOSIZIONE – Il rientro dello spagnolo è un’ottima notizia per Mazzarri, che ha sempre riposto fiducia in lui e contava di riaverlo a disposizione per il momento clou della stagione, vale a dire queste ultime 3 gare; dopo l’infortunio di aprile, Mazzarri aveva così commentato: “Speriamo di recuperarlo per la fine dell’anno. Per le qualità che ha per noi è molto importante; ha delle caratteristiche tali che, quando fa più caldo, diventa ancora più determinante”. Le elevate qualità tecniche di Iago nei mesi caldi fanno di lui una pedina importante, visto che sui terreni secchi la palla viaggia più velocemente. Probabile che parta dalla panchina contro il Sassuolo, per poi puntare ad un ritorno da titolare negli ultimi due match della stagione contro Empoli e Lazio.
Certo granata. Ha giocato anche come esterno. Ma a noi serve un altro con le caratteristiche di Iago e la sua qualità. Sembra che Iago abbia fatto meno del solito ma alla fine ha saltato 1/3 del campionato come media di giocate offensive siamo sulla falsariga del biennio precedente. Tende senza dubbio ad allargarsi ma sa accentrarsi e mandare in porta il compagno. Già con ljaijc spesso entrambi sopratutto il primo anno si venivano incontro nel mezzo del campo con continui movimenti ad elastico. Serve qualcuno che imposti la manovra e non lasci solo Iago. Anche verdi potrebbe essere una soluzione in quell ottica. Più leggero di Pereyra e meno centrocampista ma stesso tiro da fuori e più giocatore da appoggio alla manovra.
A noi serve una seconda punta di ruolo (cosa che Iago non è purtroppo) e siccome non ce l’abbiamo Mazzarri ha cambiato modulo facendo il 3-4-2-1 con 2 centrocampisti offensivi (Berenguer e Baselli/Lukic).
Per l’anno prossimo avremo bisogno di una seconda punta che sappia anche fare il trequartista con piedi buoni e velocità da contropiedista…profilo non facile da trovare ma qualcuno in giro c’è.
Scusa ma ti do ragione in parte. Serve una seconda punta veloce ma serve anche un centrocampista che unisca attacco e centrocampo per lanciare le due punte. Mazzarri ha sempre giocato così. Pereyra rispecchia la tipologia ma è troppo caro e poi ha già rifiutato il Toro. Cairo non ama i rifiuti, se potrà, prenderà altro.
Saint-Maximin del Monaco. Giovanissimo, esplosivo nel breve ed in spazi aperti. Tiro potente ma non troppo pulito. Deve crescere ma questo è forte forte. A centrocampo vorrei Kai Havertz del Bayer Leverkusen centrocampista completissimo già a 18 anni. Anche l’ex Inter Marco Carraro porterei a Torino. Gioca davanti alla difesa e se ne parlerà molto. Infine un altro interessantissimo è Mikel Oyarzabal, un ‘97 del Real Sociedad. Può ricoprire tutti i ruoli davanti.
Ogni opinione é lecita percarità ma Iago falque in 23 gare ha fatto 9 palle utili fra gol e assist. Berenguer 4 in 29 gare. Ma Iago falque tutta la vita…. Speriamo rientri e sia decisivo. Ci sta mancando tantissimo
I dati su Berenguer sono fasulli nel senso che non tengono conto del cambio posizione/ruolo ma sono complessivi delle presenze. Poi che Falque finalizzi di più è assodato.
Sì, purtroppo Falque ha il vizio di non passarla al compagno, soprattutto Belotti, che è piazzato meglio.
Falque preferisce tirare, è meno uomo squadra.
Il 3-4-2-1 con Berenguer e Ansaldi dietro al Gallo mi sembra attualmente la migliore soluzione, nonché l’assetto tattico che sta portando molti frutti.
Non mi sembra il caso di stravolgerlo, neanche per il rientro di un Falque, che quest’anno ha deluso abbastanza.
Solo una precisazione, Ansaldi fa l’esterno e non il centrocampista dietro Belotti…quello l’hanno fatto Baselli o Lukic nelle ultime partite.
ma il video del litigio Sirigu-Ricon lo mettete in tutti gli articoli anche se non c’entra nulla?
Certo è che un tridente Berenguer Belotti Falque non sarebbe male… Ma con il modulo a 3 dietro un 343 è impossibile, almeno con Mazzarri. Il 3421 già provato non ha dato grandi frutti perché, come ha scritto anche Granata, Falque non rende da trequartista con anche compiti difensivi.
Mi attirerò le critiche di molti ma Berenguer non ha fatto sentire la sua mancanza, anzi. Mentre lo trovo inutile sule fasce, Berenguer, sta facendo molto bene come seconda punta/trequartista. Iago non si è mai adattato al lavoro richiesto da Mazzarri ,spesso si decentra e rallenta l’azione portando palla anziché passarla. Spero si adegui, Falque, perché la sua esperienza sarebbe utile, così come la sua intraprendenza.
Sono totalmente d’accordo con te, Berenguer pur con i suoi limiti si è adattato molto meglio al ruolo di seconda punta/trequartista.
Falque ha mezzi tecnici migliori di Berenguer ma li esprima la meglio solo da esterno (e se è in forma).
Comunque sia sono felce che sia tornato disponibile, perchè come carta da giocarsi a partita in corso potrebbe essere molto importante e più redditizia di Zaza.
Quando scrivo di intraprendenza mi riferisco al fatto che Falque, rispetto ad altri, si assume spesso responsabilità del tiro. Ha fatto diversi goal dal limite mentre Berenguer , in questo latita un po. Per Zaza il discorso è diverso. Io gli darei altro tempo perchè non si è mai scomposto pur facendo panchina. Vuol dire che accetta le idee di Mazzarri.