di Gianluca Sacchetto
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Finalmente Pestrin
di Gianluca Sacchetto
Quella testata sconsiderata rifilata a Colombo, nel corso del primo tempo della partita contro la Triestina, aveva rischiato di compromettere il risultato, al cospetto di una squadra...
Quella testata sconsiderata rifilata a Colombo, nel corso del primo tempo della partita contro la Triestina, aveva rischiato di compromettere il risultato, al cospetto di una squadra tutt’altro che irresistibile. Invece, il guizzo vincente di Loria a tempo praticamente scaduto aveva riportato quegli istanti quasi in secondo piano. Perché i tre punti erano, comunque, arrivati e si poteva festeggiare una serie A molto più vicina.
Quell’episodio, però, il Toro lo ha pagato a caro prezzo, nel corso degli impegni successivi. Senza Pestrin per tre giornate la formazione granata si è disunita, collezionando solamente due punti. Non certo un caso che in mancanza dell’ex centrocampista del Cesena il Toro si è smarrito, interrompendo il cammino cominciato nella seconda metà di gennaio. Perché Pestrin conosce il campionato di serie B a memoria e in campo sa sempre dare il consiglio giusto ai compagni. Inoltre abbina, come pochi altri, quantità e qualità.
Nelle prossime sei partite il suo contributo sarà importantissimo per cercare di raggiungere, o tramite il secondo posto o passando per i playoff, l’obiettivo promozione. Certo è che non si potranno più commettere ingenuità come quella commessa ai danni di Colombo, perché Colantuono ha più che mai bisogno dell’intera rosa a disposizione, in un momento decisivo della stagione. E l’immagine di Pestrin deve essere quella di un uomo simbolo di questo Toro, non quella di picchiatore.
(foto: M. Dreosti)
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