di Flavio Bacile
toro
Finisce con una giornata bellissima
di Flavio Bacile
L'Inter vince il campionato per la sedicesima volta, dimostrandosi alla fine la squadra più forte, e non ci sono dubbi che è uno scudetto meritato, perché è stato conquistato sul...
L'Inter vince il campionato per la sedicesima volta, dimostrandosi alla fine la squadra più forte, e non ci sono dubbi che è uno scudetto meritato, perché è stato conquistato sul campo, in un campionato che è stato vero, difficile e senza sconti e regali per nessuno. Vince quindi la squadra che ha sbagliato di meno durante tutto l'arco del torneo, quella che ha saputo fare molte volte di necessità virtù, rinunciando il più delle volte anche allo spettacolo puro per il risultato, l'Inter operaia, la più provinciale delle squadre d'alta classifica. Alla fine chi vince ha sempre ragione.Complimenti vivissimi alla Roma, squadra che gioca il più bel calcio in Italia da almeno due anni, ha avuto il merito di tenere il campionato aperto quasi sino all'ultimo minuto, senza polemiche, senza mai alzare i toni, senza nessun richiamo alla trasparenza, conscia della propria forza e pregna di quella tranquillità che appartiene solo a chi è sicuro di aver fatto il proprio dovere fino in fondo.Livorno, Empoli e Parma ricominceranno dalla serie B la loro avventura, ed il verdetto del campo anche questa volta sembra essere quello giusto, almeno per i valori tecnici che sono riuscite ad esprimere.I migliori auguri per una pronta risalita nella massima serie.La Fiorentina aggancia sul finale la zona champion, dopo aver in sostanza fatto di tutto per perderla, con una serie di risultati in trasferta nel finale di campionato da far rabbrividire. Il Milan paga la giornata nera del San Paolo, perdendo di fatto i preliminari all'ombra del Vesuvio, ed in un certo qual modo, quel risultato, rilancia la nostra prestazione interna contro il Napoli.Una giornata questa, ultima di campionato e bene ricordarlo, caratterizzata non solo da partite bellissime, dense d'emozioni, con un'alternanza di risultati tali da stravolgere continuamente la classifica, coinvolgendo primato assoluto, posizioni champion e lotta per non retrocedere, ma anche contrassegnata da gol bellissimi per tecnica, potenza, astuzia e forza di volontà. Insomma una giornata di calcio, tranquilla e serena come non se ne vedevano da anni, con tutto in gioco sino alla fine, senza isterismi, senza drammi e senza violenza.
Per quanto attiene al mio Toro, la partita contro la Fiorentina non poteva darci indicazioni diverse da quelle che il campionato ci aveva dato fino a questo momento. I viola hanno messo in campo sicuramente qualcosa in più sotto l'aspetto dell'attenzione e della cattiveria agonistica, in fondo poi erano gli unici a giocarsi qualcosa. La squadra di De Biasi ha giocato finalmente dopo tre anni una partita senza patemi d'animo, con il solo intento di fare bella figura, con l'unico obbligo di onorare il campionato mettendo in campo la formazione migliore. Ed il Toro non ha assolutamente demeritato davanti alla quarta forza del campionato, ha tenuto il campo nel modo migliore, ha mostrato una certa fluidità di manovra, ed in più di un'occasione è riuscito a presentarsi davanti a Frey pericolosamente. Alla fine un Toro più che dignitoso.È mancato il gol, non è una novità, ma per questa volta possiamo non farne un dramma.Chiudo sostenendo che anche in questa partita il Toro ha messo in mostra alcune sicurezze per la prossima stagione, giocatori cioè che possono rappresentare presente immediato e futuro. Primo, ma non solo, Matteo Sereni. Ecco il Toro ha la sicurezza di avere in porta quello che è stato il miglior estremo difensore del campionato, un giocatore che rinverdisce l'albo d'oro dei grandissimi numeri uno in granata, per la verità un po' sbiadito.Uomo vero e giocatore vero, per lui parlano i numeri, come ad esempio quelli del top undici, che lo vede assoluto protagonista. Sereni ha saputo conquistare tutti, e l'ambiente granata non è dei più facili, prima con il suo modo d'essere calciatore, poi con le sue parate. Spero non sia difficile per Cairo trattenerlo a Torino, poiché le richieste saranno veramente tante.
Chiudo con un saluto a tutti quelli che hanno il granata nel cuore. È stata una stagione faticosa, emotivamente stressante per noi tifosi, ma almeno si è conclusa nel migliore dei modi, visto come si stava indirizzando. Il mio amore per questa squadra resta sconfinato, cosi come l'affetto per alcuni protagonisti, e non è un segreto quello che ho per il Capitano, quindi vederla navigare nelle zone meno nobili della classifica ha sicuramente alterato il mio metro di giudizio in più di una occasione, nessuno è infallibile.Quindi chiedo scusa per le mie intemperanze verbali.Ora finito il campionato, inizia il lavoro dei dirigenti, e fortunatamente come ha ricordato il presidente abbiamo iniziato con una settimana d'anticipo, quindi questo mi fa ben sperare.Sperare non costa nulla, chi vivrà, vedrà.
Articolo pubblicato il 18 maggio 2008 dal sito di Alessandro Rosina:http://www.alessandrorosina.it/?a=articolo&id=1547
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