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Foschi sereno ”Da oggi siamo più forti”

 

Prima che la giornata di ripresa lavori si sciolga nella contestazione al presidente, è Rino Foschi a dire la sua sul nuovo arrivato. Con la schiettezza che gli è propria, il ds appare sereno e...

Redazione Toro News

Prima che la giornata di ripresa lavori si sciolga nella contestazione al presidente, è Rino Foschi a dire la sua sul nuovo arrivato. Con la schiettezza che gli è propria, il ds appare sereno e carico, mentre descrive un assetto che -per molti motivi- non è simile a quello già vissuto con la contemporanea presenza di Pederzoli. Ma l'inizio è dedicato al mercato. Facce nuove presto? “Non lo so, e comunque non ne parlo”, inizia con l'ostracismo che lo caratterizza quando il discorso verte sulle possibili trattative. “Abbiamo un po' di fretta: questo lo posso dire”, aggiunge subito. “Perché la classifica non ci dà ragione, e la pressione dei tifosi aumenta. La fretta stessa, però, ci frega”, ragiona. “Perché il giocatore che magari riusciresti ad ottenere il 25 Gennaio, a te serve prima; solo che, prima, lui magari non accetta ancora, vuole valutare bene se davvero deve scendere di categoria, il suo club intanto ha ancora qualche pretesa altina...”. Difficoltà tutt'altro che da sottovalutare. “Non perderemo tempo, ma dovremo anche cercare di sbagliare il meno possibile”. Quello dell'Estate 2009 fu da Foschi definito come il mercato più duro mai vissuto: “E il peggio non è ancora arrivato”, scherza, ma non troppo.

Il dirigente romagnolo precisa ulteriormente: "Io rimango direttore sportivo con pieni poteri. Ho conosciuto Gianluca e mi è piaciuto molto, quindi ho dato il mio gradimento al presidente. Da oggi siamo più forti, io ho un collaboratore molto valido cui appoggiarmi per determinate aree di lavoro e determinati aspetti, e il Torino ne guadagna nettamente".

Petrachi aggiunge le sue idee di mercato: “Tu cerchi un certo tipo di giocatore, ti arriva una segnalazione, vai a vederlo e ti piace; bene, questo è solo il primo passo”. Ecco la questione caratteriale, di nuovo: “Foschi può fare principalmente questa parte, io posso poi entrare in gioco per valutare i dettagli. Carattere, motivazioni, conoscere i giocatori”, e la fortuna è che il neo-dirigente ne conosce personalmente tantissimi, specie in B e categorie inferiori. “Sono maniacale nel valutare le sfumature. A Pisa, dove c'erano meno risorse, facevo valutazioni accurate e molto lunghe, ma alla fine ci si guadagnava”. A proposito di motivazioni, ci sarà anche da lavorare, e molto, su chi già c'è, perché per un nuovo arrivato è più facile essere entusiasta. Il discorso che chi scrive stava intraprendendo in merito con il nuovo arrivato, a proposito delle "epurazioni" che paiono necessarie, viene qui interrotto; riprenderà nei prossimi giorni, e saranno poi soprattutto i risultati a parlare.