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Francesco Coco: “Devo tutto a Mondonico e al suo Torino. Sabato il Milan parte favorito”

Esclusiva TN / Il doppio ex del match: "Lo striscione su Ventura? Lui saprà dare la scossa, ma tutte le storie d'amore prima o poi finiscono. La gratitudine invece resta"

Roberto Maccario

"Francesco Coco, cresciuto calcisticamente con la maglia del Milan, con cui ha vissuto i momenti migliori della sua carriera, vanta anche due esperienze con quella granata: nel 1999/2000 e nella seconda parte della stagione 2006/2007, durante la prima annata in A del Toro di Cairo.

"Per Coco Milan - Torino di sabato sera è un match particolare, giusto?

"Beh, sì, perché con il Milan ho iniziato a giocare, nelle giovanili, per poi tornare, vincere scudetti e disputare le mie annate migliori, mentre con il Toro, sotto la guida di Mondonico, un tecnico per me importantissimo e a cui devo molto, sono entrato nel grande palcoscenico e ho fatto esperienza.

"Cosa ricorda di quell'annata?

"Ero molto giovane, partimmo bene in campionato ma poi, alla fine, retrocedemmo in B. Fu dunque una stagione negativa per la squadra ma positiva per me, perché mi ha dato l'opportunità di crescere tantissimo, in vista delle successive esperienze in Nazionale, nel Milan, nell'Inter e nel Barcellona.

"Poi anche un ritorno in granata, giusto?

"Sì, con Zaccheroni, nel gennaio del 2007. Il Mister mi convinse a tornare sotto la Mole, anche se avevo già maturato la decisione di smettere perché, dopo tanti infortuni, il fisico non mi reggeva. E infatti non andò bene, ero sempre acciaccato e non riuscivo a giocare con continuità. Tuttavia ho tanti bei ricordi della città, dei tifosi e dei compagni.

"Sabato invece che partita dobbiamo aspettarci?

"Una bella partita. I rossoneri, nelle ultime giornate, stanno facendo bene, come dimostrato anche lunedì al San Paolo col Napoli. La squadra con Mihajlovic è bene organizzata e adesso ha anche una condizione fisica ottimale; il terzo posto è difficilissimo ma ci si può provare fino alla fine. Il Torino invece deve affidarsi a Ventura, che in questi anni ha fatto un lavoro fantastico e che in questi tre mesi che restano sicuramente saprà dare la scossa giusta ai suoi.

"In città però c'è chi la pensa diversamente, come si è visto domenica scorsa all'Olimpico...

"Sì, è vero, ma è stata una contestazione molto particolare. Infatti, in quel famoso striscione, c'era anche una forte componente di gratitudine per quanto di buono è stato fatto dall'allenatore. Tutte le storie d'amore prima o poi finiscono, ma la riconoscenza resta.