"Quando non si sente più di tanto l'assenza dei singoli il merito è dell'organizzazione e della struttura di squadra che l'allenatore ha creato. È il modo migliore per descrivere il momento del Toro, che in questo momento può permettersi di ruotare gli uomini mantenendo un'architettura ben definita ed efficace. Senza Rincon e Djidji, Mazzarri ha comunque costruito una partita praticamente perfetta, imbrigliando l'Atalanta e vincendo con autorità. Ha vinto anche il confronto con Gasperini, elogiato giustamente negli ultimi anni ma che si è dovuto arrendere al collega granata.
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Gasperini annientato, è la rivincita di Walter Mazzarri
Focus on / Il tecnico del Toro trova le soluzioni giuste per imbrigliare l'Atalanta e vince meritatamente il confronto con il collega nerazzurro
"DUELLI - Una sfida impostata sui duelli, praticamente uomo contro uomo, con Meité da finto trequartista a lottare con Mancini, Lukic e Baselli da mezze ali ad impostare e contenere e i fondamentali duelli sulle fasce. La verità è che i granata hanno avuto la meglio nella maggior parte dei duelli, soprattutto sulle fasce, in cui la fisicità di De Silvestri e Aina è stata fondamentale per contenere Castagne e Hateboer. La gabbia per Zapata ed Ilicic ha funzionato al meglio, Nkoulou, Moretti e Izzo hanno giganteggiato anche per merito di un insufficiente Kulusevski, cambio errato di Gasperini.
"APPROCCIO - Anche a livello mentale è stato nettamente migliore l'approccio dei granata nei due tempi e questo può solo voler dire che i granata sono stati preparati al meglio per il match dal proprio allenatore. Un po' troppo remissiva la Dea, arresasi praticamente alla seconda rete granata, con Gasperini che ha anche risparmiato Toloi per la Coppa Italia non mandando un buon segnale ai suoi. L'allenatore bergamasco ha sottovalutato una sfida che è stata più ostica del previsto, Mazzarri ne ha approfittato e si è preso una grande rivincita.
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