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Torino: Gazzi, l’unica luce granata nella notte russa

Focus on/ Lotta come un matto e mette a frutto quell'esperienza che manca a giovani come Benassi

Matteo Senatore

"Insieme a Kamil Glik è forse il giocatore più 'da Toro' del Torino, quello che incarna i valori della lotta, del non arrendersi mai, del metterci l'anima e il cuore anche quando la sfida sembra ormai persa. Nella sconfitta di ieri sera a San Pietroburgo il migliore del Toro è stato il solito, instancabile, Alessandro Gazzi. Il motore inesauribile del centrocampo.

"SEMPRE IN CAMPO – Già, inesauribile perché quando ne ha la possibilità mister Ventura non rinuncia mai al suo apporto in mezzo al campo. In questa stagione per Gazzi sono infatti già 31 le partite disputate e 2441 i minuti giocati: è il sesto della rosa granata come minutaggio e il primo tra i centrocampisti; la sua posizione in campo è quella in cui c'è il maggior dispendio di energie, specie se si corre a mille all'ora avanti e indietro come fa lui, ma l'ex giocatore del Bari pare non risentirne affatto, e svolge in ogni partita il suo compito con costanza e determinazione. Le sue presenze poi sono anche condizionate dalla grande grinta che mette in campo, e che spesso gli costa molte ammonizioni. Tra i granata è infatti lui il recordman di cartellini gialli ricevuti, con 12 ammonizioni. Proprio per squalifica ha già saltato due partite di campionato, altrimenti i suoi minuti sul terreno di gioco sarebbero ancora di più.

"UNICO A SALVARSI – Ieri mentre la barca granata imbarcava acqua da tutte le parti lui è stato uno dei pochi a salvarsi, forse l'unico del centrocampo. I suoi recuperi e la sua determinazione nell'aiutare la retroguardia in difficoltà consentono al Toro di avere ancora un piccolo barlume di speranza per la qualificazione. La sua prestazione nel catino dello Zenit può e deve essere di insegnamento per giovani come Benassi, che ieri ha pagato a caro prezzo la sua inesperienza, commettendo due errori sciocchi ma molto gravi che hanno messo in difficoltà tutta la squadra. Proprio Gazzi da questo punto di vista insegna: lui che, come detto, di solito colleziona cartellini gialli ieri è riuscito ad evitare qualsiasi sanzione disciplinare, riuscendo a svolgere il suo compito in campo senza rischiare di mettere in difficoltà la squadra. Nessun fallo tattico, nessuna entrata scomposta; atteggiamenti questi che gli arbitri europei non tollerano e che, come si è visto, possono essere pagati duramente. Adesso contro la Lazio è probabile che per Gazzi il 'tour de force' stagionale continui: i problemi di Vives infatti rendono difficile pensare che Ventura voglia privarsi anche di lui, tanto più che la partita di lunedì sera, anche se non è a eliminazione diretta, è decisiva per le speranze di sesto posto del Torino dopo la sconfitta di Udine. E uno come Gazzi per questo Toro è sempre meglio averlo in campo.