Al termine del match tra Genoa e Torino, il portiere rossoblù Mattia Perin - che ha salutato a fine partita i suoi tifosi - si presenta in conferenza stampa a Marassi, non nascondendo le lacrime di commozione dopo quella che potrebbe la sua ultima volta da giocatore del Genoa, visto che l'estremo difensore pare in procinto di passare alla Juventus: "Ci sono probabilità che vada via ma non è ancora così scontato come tanti credono. In ogni caso visto l’amore che mi è stato dato in questi dieci anni dal Genoa non volevo rischiare di andarmene senza salutare"
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Genoa, Perin saluta e si commuove: “Racconterò a mia figlia perché è nata qui”
Mix Zone / Le dichiarazioni del giocatore in conferenza stampa
Ancora Perin sulla partita: "Oggi dispiace perché volevamo chiudere meglio. Passaggio di consegne della fascia di capitano con Criscito? Se rimango il capitano resto io... Comunque se dovessi andare via: questa è casa mia, ho fatto un percorso di crescita in questa città, mia figlia è nata qui. Un giorno potrebbe chiedermi perché è nata a Genova - e qui la voce di Perin si rompe per la commozione, per poi continuare - Le racconterò la strada che ho fatto qui. Qui in tanti mi hanno insegnato molto. Spero di avere insegnato anche io qualcosa, sicuramente ho imparato tanto, dagli allenatori e dai compagni ma anche da chi sta dietro ai riflettori. Sono passato da essere un quindicenne guascone ad essere un uomo più lucido".
Infine, il portiere: "Rimpianti? Vorremmo arrivare sempre sesti come è successo un anno, ma non è facile. Intanto quest’anno la vittoria è la salvezza. Rimpianti ce ne sono tanti, io non mi accontento e punto sempre al massimo. Anche oggi il rimpianto è di non avere vinto. Nazionale? Me la gioco, siamo in tanti ad aspirare a quella maglia, c’è tanta competizione ed è giusto così. Sarà divertente. Partite del cuore qui a Genova? Ne ho fatte 150, tante parate fatte. Partendo dal Settore Giovanile alle soddisfazioni con la Prima Squadra, battendo tante squadre blasonate qui in casa. Mio erede? Russo è un portiere giovane e forte che sta dimostrando il suo valore. Il vivaio è fonte insostituibile per la società e non è un caso che ogni anno escano tanti giocatori forti per la Prima Squadra".
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