Primo tempo. L'atmosfera sugli spalti è distesa, grazie al gemellaggio tra le due tifoserie, che si scambiano cori di sostegno, e alla commemorazione di Fabrizio De André. Altra musica in campo, dove le due squadre danno subito un buon rirtmo alla gara, che frutta dieci minuti accesi per quanto sterili.Ad aprire le danze in chiave offensiva è il Genoa, con Sculli molto pericoloso e Jankovic che mettono in difficoltà Di Loreto e gli altri. Poco dopo il quarto d'ora, grande occasione per il Toro, con tre tentativi ravvicinati di Amoruso, Dzemaili e Bianchi, che fruttano però solo una grande parata di Rubinho sul tiro del numero 4 granata. Ma quest'occasione resterà l'unica.Due minuti dopo, il Genoa è in vantaggio; e, a dispetto del gran volume di gioco espresso dalla squadra di Gasperini, la rete di Biava arriva su palla inattiva. A quel punto c'è curiosità per la reazione granata, solitamente scarsa dopo una rete subita; purtroppo, il male del Toro viene confermato. Non ci saranno altri tiri in porta, al 45' arriverà il primo corner, nessun pericolo per Rubinho. In compenso, molti cartellini gialli, per un Toro schiacciato in difesa nonostante lo svantaggio, da un Genoa che, per esempio, presenta un Criscito costantemente alto a pressare Di Loreto pur se alle sue spalle c'è Rosina che dovrebbe metterlo in apprensione. Il Genoa attacca fino all'ultimo minuto, sempre con 3, 4 o 5 uomini. Il Torino si limita a tentare di respingerlo.
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Genoa-Torino 3-0 Nuova umiliazione
Primo tempo. L'atmosfera sugli spalti è distesa, grazie al gemellaggio tra le due tifoserie, che si scambiano cori di sostegno, e alla commemorazione di Fabrizio De André. Altra musica in campo,...
"Secondo tempo. La ripresa inizia con due novità. La prima è l'ingresso di Diana al posto di Amoruso, probabilmente toccato duro nella prima frazione. La seconda è il raddoppio del Genoa, dopo nemmeno tre giri di lancetta. Un gol che fa arrossire la retroguardia granata, che perde Sculli sulla destra e poi lascia incredibilmente solo Jankovic proprio al centro dell'area; uno scherzo per il serbo mettere in rete, trafiggendo un Sereni incolpevole ma comunque incerto, in questa come in altre occasioni. Dopodichè, il Genoa legittima ampiamente il raddoppio. L'atteggiamento, ancora più che il gioco, dei rossoblù fa riflettere i sostenitori del Toro, venuti a Genova per assistere a un'altra prestazione pessima: i padroni di casa continuano ad attaccare, entrano in area con frequenza, vanno a segno anche una terza volta (annullata dall'arbitro), mentre i granata balbettano.Natali dietro si salva, e quando Novellino inserisce Colombo anche questi si rivela tra i meno peggio. Abate fa cose discrete quando viene lanciato, ma questo non avviene quasi mai. Rosina non trova un guizzo mai, Dzemaili sbaglia quasi tutto, l'ingresso di Stellone al posto di Bianchi non produce nulla se non l'unica azione granata della ripresa, portata da Abate e rifinita da Barone. Dopo il terzo gol (e il susseguente infortunio) di Motta, gli ultimi minuti sono un torello dei rossoblù, chde quando decidono di accendersi vanno vicini al quarto gol. Umiliante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Primo tempo. L'atmosfera sugli spalti è distesa, grazie al gemellaggio tra le due tifoserie, che si scambiano cori di sostegno, e alla commemorazione di Fabrizio De André. Altra musica in campo,...
"Secondo tempo. La ripresa inizia con due novità. La prima è l'ingresso di Diana al posto di Amoruso, probabilmente toccato duro nella prima frazione. La seconda è il raddoppio del Genoa, dopo nemmeno tre giri di lancetta. Un gol che fa arrossire la retroguardia granata, che perde Sculli sulla destra e poi lascia incredibilmente solo Jankovic proprio al centro dell'area; uno scherzo per il serbo mettere in rete, trafiggendo un Sereni incolpevole ma comunque incerto, in questa come in altre occasioni. Dopodichè, il Genoa legittima ampiamente il raddoppio. L'atteggiamento, ancora più che il gioco, dei rossoblù fa riflettere i sostenitori del Toro, venuti a Genova per assistere a un'altra prestazione pessima: i padroni di casa continuano ad attaccare, entrano in area con frequenza, vanno a segno anche una terza volta (annullata dall'arbitro), mentre i granata balbettano.Natali dietro si salva, e quando Novellino inserisce Colombo anche questi si rivela tra i meno peggio. Abate fa cose discrete quando viene lanciato, ma questo non avviene quasi mai. Rosina non trova un guizzo mai, Dzemaili sbaglia quasi tutto, l'ingresso di Stellone al posto di Bianchi non produce nulla se non l'unica azione granata della ripresa, portata da Abate e rifinita da Barone. Dopo il terzo gol (e il susseguente infortunio) di Motta, gli ultimi minuti sono un torello dei rossoblù, chde quando decidono di accendersi vanno vicini al quarto gol. Umiliante.
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