Mentre il Torino si appresta a scendere in campo a Crotone, è un weekend di attesa sull’altra importante questione aperta in casa granata, e cioè la vicenda relativa alla mancata disputa di Lazio-Torino. Il club granata ha presentato reclamo e ora attende che il Giudice Sportivo, che ha congelato negli scorsi giorni ogni decisione sulla partita, comunichi la data in cui emetterà la propria decisione. Inevitabile che la questione sia ancora al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e della stampa. A tal proposito, ieri su un quotidiano romano è apparsa una versione dei fatti secondo la quale ci sarebbero zone d’ombra sull’operato dell’Asl Torino 1. In particolare l’autorità sanitaria torinese, in data 1° marzo, avrebbe “prorogato” la scadenza del blocco delle attività del Torino, facendola decorrere dal 24 febbraio e non dal 23 febbraio (il giorno in cui il club granata comunicò lo stop degli allenamenti) in modo che i sette giorni coprissero anche la data del 2 marzo, in cui si sarebbe dovuta svolgere Lazio-Torino.
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Giallo sul Covid del Torino? L’avv. Chiacchio: “Ricostruzioni errate”
Esclusiva TN / L’avvocato che difende i granata nella vicenda Lazio-Torino: “In un processo quando la controparte non c’è è tutto più semplice”
LA SMENTITA - L’avvocato Eduardo Chiacchio, il legale che sta difendendo gli interessi del Torino in questa vicenda, smentisce tuttavia questa versione dei fatti: “È una ricostruzione errata – spiega a Toro News l’avvocato, interpellato sul punto -. Non posso svelare pubblicamente i dettagli degli atti per rispetto del procedimento in atto e per etica professionale; mi limito a dire che quanto è stato scritto non corrisponde a quanto compare nei materiali documentali che abbiamo depositato in giudizio. Nella giornata di venerdì, l’ultima data utile essendo passati tre giorni dalla partita, abbiamo depositato il reclamo. Ora attendiamo che il Giudice Sportivo ci comunichi quando intende pronunciarsi. La Lazio ha tempo fino a due giorni prima della sentenza per inviare le sue contro-deduzioni: ad oggi non lo ha ancora fatto, ma ci aspettiamo lo faccia”, spiega l’avv. Chiacchio. Che conclude: “La grande differenza processuale rispetto a quanto è accaduto al Napoli per il match contro la Juventus è il fatto che noi abbiamo una controparte con cui discutere, mentre la società bianconera si limitò ad assistere esternamente. Quando si parla da soli in un processo senza controparte è tutto più facile”, conclude l’avvocato.
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