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Giampaolo, il ‘talebano’ flessibile: le nuove soluzioni del primo spartito tattico granata

Approfondimento / Costruzione dal basso, attaccanti larghi e Lukic dappertutto: consegne semplici, soluzioni efficaci

Silvio Luciani

 GENOA, ITALY - NOVEMBER 04: Marco Giampaolo head coach of Torino FC before the Serie A match between Genoa CFC and Torino FC at Stadio Luigi Ferraris on November 4, 2020 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

"S'intravede un'idea di calcio nel Toro di Giampaolo, nonostante tutti i problemi. La squadra vista contro Sassuolo, Lazio e Genoa è una bozza già interessante di un progetto più ampio, con principi semplici e qualche scorciatoia rispetto allo spartito originale. In questo senso, il tecnico di Giulianova sta smentendo chi gli dava del talebano (appellativo che si è anche attribuito lui stesso). E invece i miglioramenti del Torino nascono da soluzioni intelligenti, pragmatiche e brillanti per quanto semplici. Ci sarà (e ci vorrà) tempo per i ricami barocchi, ma intanto la squadra ha iniziato a reagire e far punti dimostrando di avere fede nel proprio allenatore. Alcune delle soluzioni adottate da Giampaolo sono una leggera variazione rispetto al suo solito calcio ma allo stesso tempo un grande stravolgimento rispetto al modo in cui eravamo abituati a vedere il Torino. Variabili ma sotto un'unica stella polare: quella della costruzione dal basso e di un calcio anche esteticamente appagante.

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