toro

Giancarlo Abete eletto Presidente della Figc

"Sarò il presidente di tutti", così ha esordito il neo eletto della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, che ha ricevuto 264 voti su 271, con 5 schede bianche e 2 astenuti. L'elezione...

Redazione Toro News

"Sarò il presidente di tutti", così ha esordito il neo eletto della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, che ha ricevuto 264 voti su 271, con 5 schede bianche e 2 astenuti. L'elezione del nuovo capo della Figc, candidato unico, non è stata una novità in quanto era data per certa da giorni, dunque la votazione è stata poco più che una formalità. Abete succede così al commissario straordinario Luca Pancalli che a sua volta aveva sostituito Guido Rossi, divenuto nel frattempo Presidente Telecom. Pancalli ha preferito tornare ad essere il presidente di quei quattro "sfigati in carrozzella che lo avevano eletto", parole sue, "piuttosto che rimanere ad occupare poltrone così prestigiose" (ma anche tanto scomode).

Abete, nato a Roma il 26 agosto del 1950, parlamentare per tre legislature, fu presidente del settore tecnico della Figc dal 1988 al '90, per decisione di Matarrese. In seguito passò al vertice della Lega di C dal '90 al '97, mentre nel 1996 divenne vicepresidente della Federazione, quando alla guida c’era Luciano Nizzola. Abete fu già in lizza negli anni passati a diventare presidente della Figc: nel 2005 divenne vice presidente vicario dopo la rielezione di Franco Carraro e avrebbe dovuto prendere il posto dello stesso entro la fine del 2006, ma Calciopoli fece saltare tutti i programmi. Abete uscì totalmente estraneo dallo scandalo e divenne capodelegazione della Nazionale in Germania, che si concluse con il trionfo degli Azzurri.

Il suo non sarà un compito facile, dovrà infatti risolvere molte questioni delicate, a cominciare da domani quando il Senato dovrà votare il decreto antiviolenza. Se non dovesse passare tale decreto tutto il lavoro svolto negli ultimi sessanta giorni, atto ad arginare i brutti episodi di violenza dentro e fuori agli stadi, potrebbe fare un brusco salto indietro. Ci sono inoltre altri grattacapi legati al mondo arbitrale, a partire dalla richiesta di autonomia amministrativa, che però difficilmente verrà concessa. Il presidente dell'Aia Gussoni pare che abbia in serbo una sorpresa, vale a dire una importante sponsorizzazione, ma è ancora tutto top secret.

Abete ora dovrà soprattutto lavorare su un fronte molto importante: l'assegnazione degli Europei 2012 dove l'Italia è in vantaggio rispetto alle altre candidature. L'unica vera sfidante alla vittoria finale pare essere rimasta l'Ucraina, mentre l'Ungheria appare ormai fuori gioco. Platini ha fatto sapere che per essere credibile l'Italia deve trovare unità d'intenti tra le tutte le componenti calcistiche, Abete non vorrà certo perdersi quello che potrebbe essere il suo primo successo da presidente della Figc. Il tempo a disposizione è pochissimo, il 18 aprile a Cardiff l'Uefa voterà per l'assegnazione. Gli Europei, oltre ad avere un forte impatto mediatico, porterebbero molto denaro nelle casse degli organizzatori, soldi che verrebbero in parte impiegati a ristrutturare alcuni stadi ormai obsoleti e non in regola con le nuove disposizioni (tra i quali il Delle Alpi di Torino).

Il Consiglio Federale, che entra formalmente in carica, è così composto:

per la LNP, il presidente Antonio Matarrese, Adriano Galliani, Massimo Moratti e Mario Moroni;

per la LPSC, il presidente Mario Macalli, Gabriele Gravina, Vittorio Mormando, Maurizio Radici;

per la LND, il presidente Carlo Tavecchio, Alberto Mambelli (vice pres.vicario), William Punghellini (presid. Comitato interregionale), Fabrizio Tonelli (presid.Calcio a cinque), Natalina Ceraso Levati ( presid. Calcio femminile), Renzo Burelli, Salvatore Gagliano, Luigi Repace;

per l'Associazione calciatori, il presidente Sergio Campana, Demetrio Albertini, Ottorino Giugni, Leonardo Grosso, Gianfranco Serioli, Katia Serra;

per l'Associazione allenatori, il presidente Renzo Ulivieri, Bruno Bolchi, Romano Galgani;

per l'Associazione arbitri, il presidente Cesare Gussoni.