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Gigi Garanzini: ”Toro, continua su questa strada senza illuderti”

Esclusiva TN: ''I migliori italiani vanno all'estero? Non c'è da stupirsi, il nostro movimento è in caduta libera''

Roberto Maccario

"Gigi Garanzini, storica penna del giornalismo sportivo italiano, ha commentato ai microfoni di TN la stagione granata. 

"Gigi Garanzini, si è trattato per il Torino di un campionato storico, non è così?

"Su questo credo che non ci sia nessun dubbio.

"Come dovrà muoversi ora la società per confermarsi a questi livelli e non vanificare tutto rendendolo un fuoco di paglia?

"Non è un compito facile, la strada è quella di provare a perfezionare quella già intrapresa. Non bisogna poi illudersi per quanto riguarda gli obiettivi, cosa non semplice per una tifoseria che, ancora più delle altre, tende ad esaltarsi troppo facilmente, e lo dico perché la conosco molto bene. Bisognerà puntare sui giovani e sui vecchi da rimotivare, cercando di trovare il giusto mix: è una ricetta non nuova per i club senza grandi disponibilità economiche per acquistare i grandi campioni, ma credo comunque che resti la migliore. Sarà dunque decisivo indovinare le pedine giuste.

"Cerci, Darmian e Immobile: tre granata nel ritiro della Nazionale. Non accadeva dai mondiali argentini, non è così?

"Sì, dai mondiali del 1978. Forse Darmian non sarà tra i 23 ma questo non cambia le cose: siamo di fronte a un grande risultato, al coronamento di un'ottima stagione. Si tratta di qualcosa di impensabile fino a poco fa: magari la convocazione di Cerci era ipotizzabile ad inizio anno, ma quella degli altri due di certo no. 

"Immobile al Borussia Dortmund: dopo Verratti un altro giovane talento lascia il nostro campionato, un fenomeno che fa riflettere, non crede?

"Una volta faceva riflettere, ora non resta che prenderne atto. Il movimento calcistico in Italia è un movimento in caduta libera. Lo è dal punto di vista etico (comportamenti, stadi, ultras, ecc…) e adesso lo è anche da quello economico. Oggi nessuna squadra di fronte ad offerte del genere (20 milioni dal Borussia Dortmund) è in grado di rilanciare e controbattere, anche se…

"Anche se?

" Io, se fossi uno dei grandi club italiani, almeno una riflessione su un attaccante molto completo, capace di segnare 22 gol senza battere un rigore e che non ha problemi di ambientamento, la farei. Invece a volte si spendono molti soldi per giocatori che faticano ad ambientarsi (non certo Tevez, ma vedi Mario Gomez alla Fiorentina nonostante i guai fisici) e che non sono certo dei fuoriclasse.