"Chiusa la questione-Gazzi, con la richiesta di patteggiamento a 3 mesi più 40 mila euro di ammenda accolta dalla Commissione disciplinare, restano in bilico i destini di Gillet e Barreto. La nuova udienza del processo sul calcioscommesse riprende questa mattina alle 9 a Roma dove si darà spazio alle arringhe difensive.
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Gillet e Barreto, arroccarsi in difesa
Chiusa la questione-Gazzi, con la richiesta di patteggiamento a 3 mesi più 40...
"Per Jean Francois Gillet è la resa dei conti. La decisione di non richiedere un patteggiamento ha due interpretazioni: la prima è che un eventuale sconto della pena avrebbe comunque e quasi certamente chiuso la carriera del belga in anticipo; la seconda è basata sulla sua posizione in merito ai capi di accusa, ovvero di completa innocenza. A suo favore gioca quella lettera inviata poche settimane fa al sindaco di Bari con la quale restituiva le chiavi della città consegnategli per meriti sportivi e non solo. Un gesto forte guidato dal cuore, esplicitato in una lettera scritta anche con tanta testa. Leggendola con attenzione, chi non avrebbe giurato sull'innocenza del portiere belga? ''Un giorno verrò a riprendermele (le chiavi, nda) insieme alle scuse di coloro che mi hanno condannato senza attendere le sentenze dei tribunali'', scriveva. La convinzione della sua innocenza sta tutta in questa frase. Fra quelle in programma questa mattina, quella di Gillet sarà probabilmente l'arringa più lunga. Il doppio illecito sportivo di cui è accusato, che tradotto significa la “vendita” di due partite, e i quattro anni di squalifica richiesti sono un macigno molto pesante di cui liberarsi e solo prove solide potrebbero ribaltare completamente il verdetto.
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Chiusa la questione-Gazzi, con la richiesta di patteggiamento a 3 mesi più 40...
"Per Jean Francois Gillet è la resa dei conti. La decisione di non richiedere un patteggiamento ha due interpretazioni: la prima è che un eventuale sconto della pena avrebbe comunque e quasi certamente chiuso la carriera del belga in anticipo; la seconda è basata sulla sua posizione in merito ai capi di accusa, ovvero di completa innocenza. A suo favore gioca quella lettera inviata poche settimane fa al sindaco di Bari con la quale restituiva le chiavi della città consegnategli per meriti sportivi e non solo. Un gesto forte guidato dal cuore, esplicitato in una lettera scritta anche con tanta testa. Leggendola con attenzione, chi non avrebbe giurato sull'innocenza del portiere belga? ''Un giorno verrò a riprendermele (le chiavi, nda) insieme alle scuse di coloro che mi hanno condannato senza attendere le sentenze dei tribunali'', scriveva. La convinzione della sua innocenza sta tutta in questa frase. Fra quelle in programma questa mattina, quella di Gillet sarà probabilmente l'arringa più lunga. Il doppio illecito sportivo di cui è accusato, che tradotto significa la “vendita” di due partite, e i quattro anni di squalifica richiesti sono un macigno molto pesante di cui liberarsi e solo prove solide potrebbero ribaltare completamente il verdetto.
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