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Giocatori irrispettosi, quale la soluzione?

di Arianna Lucania

“Il mercato è imprevedibile, nel calcio non si sa mai”. Eh già, nel calcio non si sa davvero mai. Riprendendo le parole di Pratali (che...

Redazione Toro News

"di Arianna Lucania

"“Il mercato è imprevedibile, nel calcio non si sa mai”. Eh già, nel calcio non si sa davvero mai. Riprendendo le parole di Pratali (che non parla solo per sé, ma anche per il compagno Dzemaili), e poi quelle di Rubin, che non nascondono affatto di essere felici delle offerte del Palermo, un tifoso alla fine si chiede: ma per chi sto realmente tifando?

"Ormai non ci sono più le bandiere di una volta, e si sa; quei giocatori esemplari che passavano tutta la carriera nella stessa squadra, o solo che una volta giurata fedeltà non avrebbero mai lasciato quella maglia per una manciata di soldi in più. Che fine hanno fatto il Baresi del Milan, il Bergomi dell’Inter, il Batistuta della Fiorentina, il Tonino Asta del Toro? Scomparsi.

"Ora ci sono Kakà, che per almeno due stagioni fa la parte del giocatore obbligato a giocare in rossonero (manco si stesse parlando di una squadra dell’oratorio), Ibra che tormenta Moratti con sms che lo convincano a cederlo al Barcellona, e gli stessi Pratali e Rubin, che non nascondono un certo piacere nell’essere corteggiati da altre squadre, anzi.

"Questi giocatori ormai lasciano dichiarazioni pro altre società come se niente fosse, come se non esistesse nemmeno più la tifoseria.

"Ma allora che cosa bisogna fare con soggetti del genere, che spingono per essere ceduti, e che, inevitabilmente non farebbero nient’altro che portare una cattiva aria all’interno dello spogliatoio?

"La risposta è soggettiva, anche se molti club ormai la pensano così: “ Non rispetti la maglia che hai indossato, non rispetti i tifosi, la porta è là, grazie e arrivederci”. Nemmeno grandi società come Inter e Milan possono nulla davanti a una situazione del genere, la soluzione è una sola: lasciarli andare.