"di Danilo Gobetto
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Gioie e apprensioni per i giovani in Nazionale
di Danilo Gobetto
Un vortice di stati d’animo contrastanti si alternano in questi ultimi giorni di nazionale, mai come in questo periodo così tinta...
"Un vortice di stati d’animo contrastanti si alternano in questi ultimi giorni di nazionale, mai come in questo periodo così tinta di granata. Da Alessandro Rosina a Matteo Rubin, passsando per Marco Motta, gioie, speranze ed ansie non lasciano ancora il giusto spazio alla ripresa del campionato, programmata per domenica in una giornata che vedrà la compagine allenata da mister Novellino impegnata nell’insidiosa trasferta di Bergamo.Le preoccupazioni, che non vengono mai da sole, sono quelle che più necessitano di nuovi rimedi in casa granata. Già, perché oltre alla lunga lista di infortunati che non possono ancora dichiararsi “abili” alla causa, anche l’under 21 dispensa nuovi grattacapi allo staff medico. A tenere in allarme la truppa, ora, anche Matteo Rubin, uscito anzitempo nel match disputato con l’under 21 e pareggiato contro la Grecia. Il giovane difensore dopo aver ricevuto consensi ed elogi dalle sue ultime uscite in maglia granata, tanto da meritare l’immediata convocazione del ct Casiraghi nella rappresentativa azzurrina, ha riportato una leggera distorsione al ginocchio. Soltanto gli accertamenti a cui sarà sottoposto in mattinata potranno rivelare l’entità dell’infortunio. L’ennesima tegola, dunque, a falcidiare un organico sempre più ridotto in minimi termini. A questo punto, a pochi giorni dal match contro l’Atalanta e con ancora l’impegno amichevole della nazionale maggiore contro il Sud Africa, non rimane che fare gli scongiuri per prestazione dell’elemento più rappresentativo della squadra quell’Alessandro Rosina che grazie alle sue accelerazioni, alla sua perenne imprevedibilità offensiva, al suo estro per il gol spettacolare, ha saputo convincere anche il tecnico azzurro Donadoni, che lo ha scelto come titolare nella nazionale maggiore, se pur per un incontro amichevole. Chissà quanto questa convocazione possa giovare al “piccolo principe”.La speranza, oltre a quella di vederlo tra i principali protagonisti dell’amichevole dell’Italia campione del mondo, è che questa sua investitura ufficiale possa ridonargli quella consapevolezza dei suoi mezzi, riportandolo a capire quanto possa essere fondamentale per il futuro del Torino. Da lui, dunque, ci si aspettano grandi cose, sia in azzurro che in granata, in una settimana che lo proietterà, senza soste alcune, verso una nuova sfida; quella con l’Atalanta, già beffata dal numero dieci granata l’anno scorso, quando proprio due sue prodezze, permisero di espugnare Bergamo e conquistare i tre punti.
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