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Giuseppe Culicchia: ”Stupito dal mancato rinnovo di D’Ambrosio”

Beppe Culicchia è uno scrittore con la testa sempre piena di nuove idee e con una grande passione per il Toro.

 

Ciao Beppe, che mercato prevedi per il...

Roberto Maccario

Beppe Culicchia è uno scrittore con la testa sempre piena di nuove idee e con una grande passione per il Toro.

Ciao Beppe, che mercato prevedi per il Torino?

Non possedendo una palla di vetro è difficile rispondere a questa domanda ma pare che, nonostante non si sia partiti con il piede giusto, ci sia qualche disponibilità economica in più rispetto agli anni scorsi. La cessione di Ogbonna potrebbe portare liquidi importanti per allestire una squadra davvero all’altezza di un campionato sereno. Sono però stupito dal mancato rinnovo di D’Ambrosio, a mio modo di vedere il futuro capitano ideale e quello su cui puntare maggiormente insieme a Gazzi: spero ci siano margini di trattativa.

Dove interverresti se fossi nella dirigenza?

In porta, malgrado un buon Gillet, mi piacerebbe molto Sorrentino, un portiere che stimo molto e a cui sono affezionato dai suoi inizi con la nostra maglia. Per il resto non basta un giocatore per reparto: in difesa serve più di un rinforzo, a centrocampo manca un regista da tempo immemorabile e, soprattutto, non sarà facile trovare un attaccante da 77 gol in 5 stagioni: non mi vergogno a dire che io sono una delle vedove di Bianchi.

Come cambierà la prossima serie A? E’ vero che in questo periodo di austerity nessuno spenderà molto sul mercato, ma è anche vero che Sassuolo, Livorno ed Hellas Verona, le neo promosse, sono squadre toste, non trovi?

Sarà un campionato più difficile e più agguerrito rispetto all’ultimo, con più concorrenza specialmente nella zona retrocessione: per questo è fondamentale evitare ricadute da quelle parti. C’è tempo per fare bene sul mercato quindi aspettiamo e vediamo: questo è il periodo più balordo dell’anno in cui tutti ci trasformiamo in manager e in procuratori.

Sul Filadelfia come la vedi?

Le premesse ci sono e si può arrivare presto alla chiusura del cerchio: anche qui stiamo alla finestra. Il peccato originale è stato permettere di abbatterlo e quindi ogni cosa rappresenta un passo avanti rispetto allo scempio iniziale commesso anni fa. Spero che il Toro ritrovi la sua casa, fondamentale per la sua storia, anche se non sarà mai più il Filadelfia vero.

Hai qualche idea in cantiere? Qualche libro su cui stai lavorando?

Ho appena presentato un nuovo libro: si intitola “Badabum” ed è la storia di due turisti che rimangono intrappolati nella Mole e lì incontrano Alessandro Antonelli, che vive all’interno dell’edificio e li guida, raccontando loro la storia del monumento e della città. L’unica squadra di calcio da lui citata è, ovviamente, il Grande Torino.

Roberto Maccario