Gli ultimi metri di corsa, fino in fondo

dal nostro inviato a FolgariaEdoardo Blandino

"Non si batte la fiacca qui a Folgaria. Corsa ed esercizi fisici sono all’ordine di ogni preparazione di qualsiasi squadra professionistica, ma per il Torino sembra essere quasi una novità. L’anno scorso con De Biasi c’era l’intenzione di partire forte. In ritiro il lavoro svolto non doveva appesantire troppo i giocatori per permettere loro di essere brillanti alla prima di campionato. Detto fatto: 3-0 sul Lecce e tutti felici e contenti, almeno fino alle prime difficoltà con il fiato. Il resto è storia recente.

"Adesso tocca a Colantuono e al suo staff ripartire daccapo. E per quanto si è visto finora, gli allenamenti non ricordano neppure vagamente quelli di Malles. A Pinzolo si svolge una preparazione da Marines? Beh, a Folgaria perlomeno si corre. E si corre anche tanto. Da soli o in gruppo, su e giù per il terreno di gioco o a bordo campo, poco importa, quello che conta è mettere fiato in corpo. Tutti devono seguire il piano di allenamento fino all’ultimo metro. E guai a chi prova a sgarrare: se Colantuono se ne accorge, prima manda uno dello staff a seguire il “disertore” da vicino, poi caccia un rimprovero sonante, da romanaccio verace.

"Già, perché tutti sono uguali e nessuno può permettersi di lavorare meno di altri. Anche perché il campionato di B è lungo e massacrante e tutto ciò che si immagazzina ora ce lo si ritrova almeno fino a metà marzo. Ecco dunque che diventa importante essere precisi e meticolosi nella preparazione. Il lavoro durerà ancora a lungo ed i metri macinati fino ad oggi in fin dei conti sono più che sopportabili se si vuole puntare alla promozione. L’importante è non rubacchiare sempre quei 3-4 secondi di corsa in meno ad ogni esercizio, perché a fine campionato, nel momento cruciale, potrebbero essere rimpianti.