"Per un anno insieme, per una vita nel cuore. Si potrebbe sintetizzare così l’esperienza granata di Vincenzo Grella. Arrivato tredici mesi fa, scelse il Toro: era libero da vincoli, dopo non aver rinnovato con il Parma, e il suo nome era conosciuto a livello planetario, specie dopo aver disputato un Mondiale con la fascia di capitano al braccio ed essere stato inserito dalla FIFA nel team ideale della massima competizione internazionale.
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Good bye Vince, and good luck
Per un anno insieme, per una vita nel cuore. Si potrebbe sintetizzare così l’esperienza granata di Vincenzo Grella. Arrivato tredici mesi fa, scelse il Toro: era libero da vincoli, dopo non aver rinnovato con il...
"Ma gli errori in appoggio gli vengono perdonati regolarmente, dal tifoso del Toro. Perché vengono ampiamente compensati da altre doti: la grinta. Quella che più di altri il granata ama, per statuto. Vince ne ha da vendere; la prova che spazza ogni dubbio in merito è il derby d’andata, dove si getta su ogni pallone e…su ogni avversario. Dal primo all’ultimo minuto, con una tenacia ed una brillantezza invidiabili. Un po’ di quest’ultima viene persa in seguito ad alcuni guai fisici che lo limitano in parte nel prosieguo di stagione, ma il livello delle sue prestazioni rimane alto.
"Anzi: se i piccoli infortuni patiti lo hanno fermato meno di quanto avrebbero potuto, i meriti vanno sì allo staff medico del Torino, ma anche al giocatore stesso. Sì, perché Grella è atleta straordinariamente intelligente, e sa gestirsi molto bene: negli allenamenti, mentre c’è chi dà tutto della propria condizione fisica ogni giorno, l’australiano sa che è meglio partire piano il martedì e crescere di intensità giorno per giorno, per arrivare al meglio quando più serve: alla partita. Questa consapevolezza lo aiuta a scendere in campo, anche menomato, quando altri non sarebbero in grado di farlo.
"Sotto l’aspetto meramente economico, Grella per il Torino rappresenta una plusvalenza davvero notevole: arrivato a zero, ceduto per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro, se non qualcosa in più. Unica cessione adeguatamente monetizzata (insieme a quella di Comotto) di quest’estate granata, copre buona parte dell’investimento, molto importante per la squadra, effettuato per Bianchi. Per lui, un contratto di quattro anni con il Blackburn Rovere, in un campionato, quello inglese, senz’altro adatto a far rilucere le sue qualità.
"Sotto l’aspetto tecnico, De Biasi perde, come detto, un giocatore di grande valore. Analizzando la rosa a disposizione, si evince comunque che centrocampisti con le caratteristiche di interdizione proprie di Grella non mancano, in rosa: Zanetti e Säumel su tutti. Quel che più manca, attualmente, è un calciatore capace di giostrare in regia, alternandosi a Corini. Considerazioni che non toccano il valore assoluto di Vince, ma che vogliono portare a considerare come l’acquisto di un nuovo mediano possa sopperire alla pur dolorosa cessione, se sarà un acquisto di valore.
"Sotto l’aspetto umano, difficilmente il nostro aussie sarà sostituibile. Capitano del Parma, capitano della propria Nazionale, in campo il suo impegno costante è motivo di emulazione per i compagni, ed esempio per tutti. Fuori dal rettangolo di gioco, poi, il meglio di Vince: ragazzo tranquillo, non parla molto, ma quando lo fa, con quella fantastica parlata italoaustraliana, lascia il segno. Parole sempre pacate, mai fuori misura, ma condite di battute salaci e intelligenti che lo rendono popolare in squadra e fuori. Non si tira mai indietro, come in mezzo agli avversari.
"Cairo lo aveva detto: intendeva andare incontro ai desideri di chi, tredici mesi, aveva scelto il granata. Così è stato. Per un anno insieme, per una vita nel cuore. Questo provano i tifosi del Toro per Vince. Non ci sono molti dubbi: sarà un sentimento ricambiato.
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