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Gorobsov è in grande spolvero

 

Nicolas Gorobsov la passata stagione ha trovato davvero poco spazio con il Torino. Era arrivato con l’etichetta della giovane promessa, pronta a maturare e fare il salto di qualità per diventare un...

Edoardo Blandino

Nicolas Gorobsov la passata stagione ha trovato davvero poco spazio con il Torino. Era arrivato con l’etichetta della giovane promessa, pronta a maturare e fare il salto di qualità per diventare un elemento importante della rosa, ma le vicissitudini dell’anno scorso non glielo hanno permesso. Troppo a lungo è rimasto seduto in panchina a guardare i compagni correre sul campo. Eppure tutte le volte che è stato chiamato in causa ha sempre ben figurato. Ma la necessità di rincorrere senza commettere errori (Colantuono dixit) ha obbligato il tecnico a schierare sempre i soliti volti. Ecco dunque che per il giovane argentino lo spazio si è drasticamente ridotto da gennaio in poi, proprio quando si era faticosamente guadagnato il posto da titolare.

Oggi, però, le cose sembrano cambiate. Certo, nel calcio di luglio tutto è possibile, anche vedere l’altra squadra di Torino inneggiare allo scudetto prima di concludere il campionato a metà classifica, però qualche indicazione si può sempre trarre, soprattutto se a darla è il mister stesso. Lerda ha infatti dichiarato: «A mio avviso ieri Nicolas ha giocato davvero bene, sicuramente lo tengo in grande considerazione». Si è trattato di un segnale di stima molto importante per un ragazzo pronto anche a tornare a Vicenza pur di giocarsi le sue chance.

Il campionato non è ancora iniziato però il tecnico granata comincia a farsi delle idee. E forse è davvero un bene che nelle gerarchie di Lerda non esistano titolari e riserve. Almeno tutti hanno la possibilità di giocare dal primo minuto il sabato. L’anno passato, invece, Colantuono aveva bene chiare le gerarchie di squadra e guai a scombinarle. Gli ci è voluto quasi un girone intero per cambiare idea su Loviso e nel ritorno nessuno è riuscito a togliere il posto a Genevier. Se non voler avere titolari e riserve significa poter cambiare idea ogni weekend, allora qualcosa di nuovo si è davvero visto.

(Foto: M. Dreosti)