toro

Granata in fieri

di Alessandro Salvatico

Sono più di una dozzina i giocatori controllati dal Torino ma che in questo momento non indossano la maglia granata. Un patrimonio, tecnico ed economico; calciatori del Toro,...

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico

"Sono più di una dozzina i giocatori controllati dal Torino ma che in questo momento non indossano la maglia granata. Un patrimonio, tecnico ed economico; calciatori del Toro, se non in questo momento, forse tra pochi mesi. Dipenderà anche e soprattutto da loro, da quello che hanno fatto dall’inizio della stagione ad oggi e da quello che ancora faranno fino al termine di questo campionato. C’è chi sta sfruttando bene l’opportunità, come Bottone, o come Lo Bosco, sempre proporzionalmente alle aspettative e alla squadra; chi meno, come -purtroppo- diversi di loro. Ma sono, tutti, granata in fieri.

"Loreto Lo Bosco (Attaccante, 1989, Pro Vercelli, prest.) Un minutaggio non molto diverso da quello di Bettini, ma diverse soddisfazioni: ha già messo a segno tre reti, il giovane siciliano, in dieci presenze non intere, e in una squadra, ora quintultima, finora sempre al limite della zona play-out. Esperienza ideale per un giovane attaccante: fatica, sofferenza, e qualche soddisfazione. Presenze: 10, reti: 3

"Marco Moro (att., 1984, Spal, prest.) Bello il campionato della Spal, ma non per Moro. L’attaccante ex-Messina ultimamente ha trovato quello spazio che a inizio stagione sembrava essergli negato quasi di default da mister Dolcetti, ma ammontano comunque solo a 6 le apparizioni in campo. Difficile possa rientrare nei piani granata, a fine stagione. Presenze: 6, reti: 0

"Serhyi Predko (dif./centr., 1988, Pro Sesto, compr.) Nella sua seconda stagione in Lombardia, l’ucraino, ormai sempre più laterale sinistro di difesa e sempre meno centrocampista, lotta per trovare spazio. Campionato anonimo, come quello della sua squadra, che sperava di lottare per le prime posizioni mentre si trova mestamente a centro classifica. E’ comunque probabile che il presidente Betta Pasini ne riscatti l’altra metà del cartellino. Presenze: 7, reti: 0

"Marco Valtulina (centr./att., 1988, Pro Sesto, compr.) Doveva essere l’anno della consacrazione, per Marco Valtulina, in attesa del passaggio al Torino e alla Serie A. Ma il tornante sta brillando meno che nel recente passato: una rete messa a segno, e un posto sempre messo in discussione dal mister Antonio Sala. Il granata lo attende, ma potrebbe non essere assicurato un futuro in riva al Po se il ragazzo non tornerà a mostrare appieno le sue qualità. Presenze: 8, reti: 1

"Mattia De Stefano (dif., 1986, Foligno, prest.) Non certo esaltante l’esperienza umbra, per il 22enne difensore. Poche apparizioni, nell’ambito di una squadra penultima in classifica. Un esordio da titolare, condito da una prestazione negativa: e da lì, indietro nelle gerarchie della difesa, fino quasi al dimenticatoio, o poco più. Presenze: 7, reti: 0

"Claudio De Sousa (att., 1985, Pescara, compr.) Il Pescara è settimo in classifica nel girone B della Lega Pro, e questa è la miglior notizia riguardante l’attaccante scuola-Lazio. La società infatti naviga in acque difficilissime (è stato dichiarato fallimento), e De Sousa ha visto il campo una volta sola. Il suo contratto andrà in scadenza, sarà per lui l’opportunità di ristudiare il proprio futuro. Presenze: 1, gol: 0

"Mattia Masiero (dif., 1986, Ancona, compr.) Il terzino destro transitato nel ritiro estivo granata del 2007 vede ormai le sue azioni in costante calo. La sua squadra viaggia poco sotto la metà della classifica, soddisfacente comunque per le ambizioni precampionato, ma il biondo laterale è stato titolare solo in una occasione, e difficilmente il Torino punterà su di lui al termine di questo campionato. Presenze: 3, reti: 0

"Pasquale Schiattarella (centr., 1987, Ancona, compr.) Un po’ meglio le cose per il centrocampista napoletano, che gioca come se non più di quanto gli capitasse in Serie C: sette volte titolare, e una buona tenuta del campo quando chiamato in causa da Monaco, l’allenatore dei dorici. Il suo futuro, al termine della scorsa stagione, sembrava definitivamente lontano da Torino, e se questa stagione non lo avvicina del tutto ad un rientro, sicuramente è propedeutica ad una discreta carriera. Presenze: 11, reti: 0

"Davide Bottone (centr., 1986, Vicenza, prest.) Mai scelta fu più felice di quella che portò il rosso centrocampista ad accettare il prestito in cadetteria. Il Vicenza naviga a ridosso della zona play-off, ma soprattutto Bottone si è guadagnato un posto da titolare inamovibile in squadra; ed è arrivato anche l’esordio nell’Under 21 di Casiraghi, dopo le convocazioni già vissute quando era in granata. Una nota: nemmeno un cartellino giallo, un’impresa per il suo ruolo. Al Toro tornerà un mediano più forte ed esperto. Presenze: 17, reti: 0

"Sasa Bjelanovic (att., 1979, Vicenza, compr.) Il centravanti croato è tornato a fare il suo mestiere: segnare. Già a quota 7 reti, punta il suo record italiano (12, col Genoa) se non quello assoluto in carriera (15). Dopo un anno a secco, in B è rinato, e ora è nettamente il cannoniere della sua squadra. Unico neo: i cartellini, già 4 gialli e uno rosso. Non c’è dubbio che, a fine stagione, il Vicenza riscatterà la seconda metà del suo cartellino. Presenze: 18, reti: 7

"Salvatore Lanna (dif., 1976, Bologna, compr.) Sta ritrovando se stesso anche il terzino sinistro passato ai felsinei in Agosto. Arrigoni gli concedeva fiducia a corrente alternata, mentre Mihajlovic gliene dà a piene mani, e ora il 32enne laterale è diventato titolare nella difesa dei bolognesi. Puntuale e preciso ma un po’ timido, come l’hanno conosciuto i tifosi del Toro, ma con meno insicurezze rispetto a quelle viste in granata. Se a Bologna continueranno ad esserne soddisfatti, possibile un riscatto da parte rossoblù. Presenze: 11, reti: 0

"David Di Michele (att., 1976, West Ham, prest.) Un inizio scoppiettante, e un calando preoccupante. Due gol e un assist all’esordio, poi poco altro; sempre più panchina per la punta romana, cui Zola concede ormai poco spazio. Dopo un inizio da zona-Uefa, gli hammers sono scivolati a metà classifica, e Di Michele si è intristito: prova ne sia che spesso, quando entra in campo, si incaponisce in eccessivi tecnicismi che non sono graditi a compagni e pubblico. Il suo futuro dopo Giugno, al momento, è un enigma. Presenze: 12, reti: 2