"di Alessandro Salvatico
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Granata in fieri
di Alessandro Salvatico
Granata in fieri perché forse vestiranno la maglia del Torino nella stagione 2009-2010. Sono calciatori legati da vincolo contrattuale...
"Granata in fieri perché forse vestiranno la maglia del Torino nella stagione 2009-2010. Sono calciatori legati da vincolo contrattuale al club di Cairo, per metà, del tutto, con un diritto di riscatto oppure no. Vanno considerati un capitale a disposizione della società granata, che ha fatto a meno di loro per una stagione (o per metà) al fine di valorizzarli, o di valutarli; a inizio Aprile, quando mancano due mesi alla fine dei vari campionati, possiamo fare un penultimo sunto sull’andamento di questi “granata in fieri”, per capire chi potrà rientrare alla base.
"Domenico Bettini (Ruolo: centrocampista; Classe: 1989, squadra: Pro Vercelli, formula: prestito) Frutto della Primavera di Giuseppe Scienza, centrocampista offensivo, ha collezionato 9 presenze dall’inizio della stagione alla fine del 2008; con l’inizio del nuovo anno, la considerazione di cui nutriva presso il tecnico Gianfranco Motta è precipitata, facendogli contare solo due apparizioni, e spesso la tribuna. Presenze: 11, reti: 0
"Loreto Lo Bosco (Attaccante, 1989, Pro Vercelli, prest.) L’anno solare 2009 riserva invece un trattamento diverso al suo compagno (di giovanili granata e di bianconero vercellese) attaccante, che viene spesso schierato titolare in un tridente offensivo, non sempre con prestazioni brillanti, ma con una lenta maturazione. Opinione: meglio un altro anno in mezzo alle risaie, ha spazio per rendersi adeguato alle esigenze del Torino. Presenze: 19, reti: 4
"Marco Moro (att., 1984, Spal, prest.) La formazione ferrarese continua a navigare in zona-playoff, risultato tutt’altro che scontato a inizio anno, ma non si può dire che il contributo dell’ex-messinese sia determinante: a lungo fermo per infortunio, non scalfisce il ruolo di titolari della coppia La Grotteria-Arma. Il club di Cairo non punterà su di lui. Presenze: 12, reti: 0
"Serhyi Predko (dif./centr., 1988, Pro Sesto/Cavese, compr.) Si pensava che all’ucraino potesse giovare, il prestito alla Cavese operato a Gennaio dalla Pro Sesto; non è stato così. Con i campani sono più le tribune che le panchine, per il laterale, che rientrerà in Brianza a fine stagione con le azioni in calo. Presenze: 7/2, reti: 0
"Marco Valtulina (centr./att., 1988, Pro Sesto, compr.) Situazione diversa nei numeri ma non nella sostanza, per il trequartista di cui si invaghì Urbano Cairo: le “premesse da promessa” scemano, seppur la considerazione di Antonio Sala permanga intatta, tanto che Valtulina gioca quasi sempre titolare, spesso anche come seconda punta; ma, altrettanto spesso, le prestazioni sono appena sotto al limite della sufficienza. Impressione? Immaturo. Presenze: 16, reti: 1
"Mattia De Stefano (dif., 1986, Foligno, prest.) A differenza di quanto avveniva a inizio anno, per lo meno ora viene convocato. A volte fa perfino in panchina. Il campo, ormai, non lo vede più, dopo un paio di svarioni collezionati ormai tra Settembre e Ottobre: nemmeno un minuto, nel 2009. Presenze: 7, reti: 0
"Claudio De Sousa (att., 1985, Pescara, compr.) Il club abruzzese, squassato a metà stagione dalla crisi societaria, ora tenta di uscire dalle basse della classifica. A lungo infortunato, del coloured attaccante si sono praticamente perse le tracce. In scadenza a Giugno. Presenze: 1, gol: 0
"Mattia Masiero (dif., 1986, Ancona, compr.) Il terzino destro transitato nel ritiro estivo granata del 2007 è scomparso dai piani dell’allenatore Francesco Monaco. Anche per lui, mai un minuto in tutto l’anno nuovo. Presenze: 3, reti: 0
"Pasquale Schiattarella (centr., 1987, Ancona, compr.) Situazione diversa per il centrocampista. Sceso in campo 18 volte, il napoletano ha dovuto combattere con la concorrenza interna ma anche con i cambi di modulo del tecnico, che non gli hanno giovato. Se non grandi lampi di classe, di certo ha messo in mostra duttilità ed un buon atteggiamento ogni qualvolta chiamato in causa, senza quasi mai demeritare in maniera evidente. Né il contrario, a onor del vero, ma con molte attenuanti. Presenze: 18, reti: 0
"Davide Bottone (centr., 1986, Vicenza, prest.) Rispetto ad una prima metà di stagione da grande protagonista, il rosso mediano non ha più la sicurezza granitica del posto, anche per via di variazioni tattiche operate da Gregucci. Resta comunque una colonna, convocato in Under 21 un mese fa per l’ultima volta. Cosa ha imparato? A gestire meglio il pallone (anche se forse a volte da lui si pretende troppo), e la propria irruenza: solo un cartellino giallo. Presenze: 25, reti: 0
"Sasa Bjelanovic (att., 1979, Vicenza, compr.) Solo il portiere Fortin e capitan Raimondi hanno totalizzato più minuti di lui, che è ormai prossimo a superare il suo personale record italiano di segnature (12). Punto di riferimento per i suoi, è questa la sua forza: aver recuperato, a livello mentale, la condizione di giocatore importante. A prescindere dalle frequenti, e comprensibili, sostituzioni con il compagno Margotta. A fine stagione? Dipenderà anche da quale sarà la categoria per il Torino. Presenze: 30, reti: 11
"Salvatore Lanna (dif., 1976, Bologna, compr.) Dopo un inizio di 2009 in cui Mihajlovic gli preferiva costantemente Bombardini, le cose sono migliorate per il terzino ex-bandiera del Chievo: ora gioca con una certa continuità. Questo non vuol dire che lo faccia con esiti degni di nota. Presenze: 19, reti: 0
"David Di Michele (att., 1976, West Ham, prest.) Dopo un inizio da fuochi d’artificio, è seguito un calo tanto verticale da portare i tifosi a mugugnare vistosamente ogni volta che veniva mandato in campo; quindi, una situazione diversa, in cui DdM gode spesso della fiducia del tecnico, ma non la ripaga adeguatamente. Una prestazione magnifica, con gol, assist e palo, e poi tante altre di molto fumo e poco arrosto. Presenze: 22, reti: 4
"Dominique Malonga (att., 1989, Foggia, prest.) Veniamo a chi ha lasciato il Toro a Gennaio. In molti si augurano che, per il francesino, la separazione sia solo momentanea: ma bisognerebbe auspicare soprattutto che faccia vedere quello che in tanti sperano. Per ora, solo sprazzi: un gol (peraltro al Gallipoli capolista), una sostituzione affrettata, due o tre apparizioni tra il buono e il sufficiente alternate ad altrettante “da rivedere”. Presto, ancora. Presenze: 6, reti: 1
"Nicola Amoruso (att., 1974, Siena, prest.) Difficile ipotizzare che i rimpianti di molti, a inizio Febbraio, vengano confermati ora; non facile neppure pensare che i toscani, a Giugno, vogliano riscattare il cartellino del 35enne attaccante. Finora prestazioni incolori, in bianconero, spezzoni di gara (140 minuti in totale), una sola volta titolare, nessun gol: nel solco dell’Amoruso visto da Novembre in avanti. Presenze: 4, reti: 0
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