"Cominciamo questa settimana con il ricordo di alcuni degli Eroi che perirono a Superga il 4 maggio del 1949, partendo dalla granitica linea difensiva di quella leggendaria squadra.
toro
Grande Torino: due portieri e un difensore da favola
A pochi giorni dalle celebrazioni di Superga ricordiamo con affetto Bacigalupo e i fratelli Ballarin
"BACIGALUPO, TALENTO E SPETTACOLO - Nato a Vado Ligure il 12 marzo del 1924, Valerio Bacigalupo era il portiere del Grande Torino, una delle indiscusse colonne degli Invincibili. Arrivò in granata dal Savona a soli 21 anni, prelevato dal presidente Novo per 160 mila lire. Il suo esordio con il Toro arrivò nella partita più importante e più sentita dalla tifoseria, il derby. Purtroppo questa volta non andò bene per i colori granata: i bianconeri ebbero la meglio per 1-0 con un rigore del grande Silvio Piola. Da lì però Bacigalupo iniziò un'irresistibile scalata, che lo portò a vestire anche la maglia della Nazionale togliendo il posto al titolare dell'epoca, Sentimenti IV.Valerio non era alto per essere un portiere, ma aveva uno stile spettacolare e un'incredibile elevazione che, unita ad una grande esplosività, gli consentiva di essere molto abile anche sulle palle alte, oltre che nelle sue proverbiali uscite basse.Il gioco del Grande Torino prevedeva un numero uno abile anche nell'utilizzo dei piedi, caratteristica che l'ex portiere del Savona possedeva. Caratterialmente era estroverso e dotato di grande simpatia, motivo per cui diventò subito un idolo per i tifosi granata. A Torino divideva un appartamento in via Nizza con i compagni di squadra Martelli e Rigamonti e, prima della tragedia di Superga, si tolse ancora una grande soddisfazione con la maglia della Nazionale, battendo per 3-1 a Madrid la fortissima Spagna e parando un rigore nel corso della partita.
"ALDO E DINO BALLARIN, IL FATO LI HA COLTI INSIEME - Due dei baluardi della linea difensiva del Torino erano anche i fratelli Aldo e Dino Ballarin. Il primo era un terzino destro di grande temperamento e grande grinta, giunto a Torino dalla Triestina per la cifra record di 1,5 milioni, mentre il secondo era un giovane portiere, purtroppo chiuso proprio da Valerio Bacigalupo. Non giocò mai nessuna partita ufficiale con la maglia del Toro, ma si segnalò per la sua grande dedizione: era il primo ad arrivare agli allenamenti e l'ultimo ad andarsene.
"Questo impegno, però, gli fu fatale: il fratello Aldo convinse la società a portarlo, come premio, a Lisbona per l'amichevole con il Benfica, al ritorno dalla quale tutta la squadra perse la vita nell'incidente aereo. I comuni di Chioggia e di San Benedetto del Tronto hanno deciso di intitolare il loro stadio ai fratelli Ballarin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA