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Grinta e qualità, il Toro si gode Steva

Aveva destato un po’ di preoccupazione, ieri, nel riscaldamento di Torino-Padova, Alen Stevanovic. Prima un po’ di scatti con il resto della squadra e poi quella corsa negli spogliatoi, anzitempo, sorprendendo i tifosi e Ventura che...

Redazione Toro News

Aveva destato un po’ di preoccupazione, ieri, nel riscaldamento di Torino-Padova, Alen Stevanovic. Prima un po’ di scatti con il resto della squadra e poi quella corsa negli spogliatoi, anzitempo, sorprendendo i tifosi e Ventura che chiedeva a Guberti di tenersi pronto per l’eventuale ingresso dal primo minuto. Poi entra in campo, come se nulla fosse ed ancora una volta, come accade spesso, è il primo ad entrare in partita. I granata spingono sempre dalla corsia di destra ed è proprio dai piedi dell’esterno di scuola Inter che arriva il cross per la girata al volo di Meggiorini.

Dall’altra parte un avversario insolito, quel Marcolini non certo abituato a ricoprire il ruolo di terzino sinistro, più volte in difficoltà nell’arginare le discese del centrocampista serbo. Poi ancora un altro affondo, doppio passo nell’area avversaria e destro potente che impegna Perin alla grande parata. Un primo tempo da vero mattatore, come unico vero esterno offensivo dell’attacco granata, viste le propensioni di Meggiorini ad accentrarsi e a cercare spesso il corridoio centrale.

Una corsa a tutto gas che non può durare novanta minuti. Ventura se ne accorge e decide che, ancora una volta, Stevanovic sarà il primo ad abbandonare il campo. Entra Guberti, Steva saluta i tifosi che ricambiano con un generoso applauso. Così il Toro schianta il Padova, senza i gol della sua ala destra, ma grazie alla sua prestazione, ennesima conferma di una maturazione a dir poco incredibile.