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Ha vinto il Toro dei tifosi

PAOLO AGHEMO

Ieri sera ha vinto il Torino dei tifosi. In panchina a guidarlo c'era Zaccheroni, ma in campo – finalmente – si sono visti molti di quelli che il popolo granata aveva invocato nelle settimane...

Redazione Toro News

PAOLO AGHEMO

Ieri sera ha vinto il Torino dei tifosi. In panchina a guidarlo c'era Zaccheroni, ma in campo – finalmente – si sono visti molti di quelli che il popolo granata aveva invocato nelle settimane precedenti. Basta scorrere l'elenco dei nomi nel sondaggio promosso da Toronews prima della partita contro la Sampdoria sui giocatori da rilanciare: Lazetic, Abbruscato, Ardito, Balestri. Tutti protagonisti, in un modo o nell'altro, insieme a Stellone e Rosina. Ovvero: la vecchia guardia al potere. Non che il Torino abbia fatto cose stellari, però si è vista una squadra più decisa, compatta, attenta. Anche cattiva, nel senso agonistico, e i cartellini gialli lo testimoniano. Note di merito per Ardito e Abbruscato: il primo non ha risentito del lungo periodo in naftalina; il secondo ha cambiato il match, dimostrando che - almeno in casa – le due punte diventano irrinunciabili. Fuochi d'artificio granata con Rosina alle spalle dell'ex aretino e di Stellone. Il rigore (sacrosanto) consegna al Torino tre punti meritati per la maggiore intensità gettata nella mischia rispetto a una timida Samp. Ha vinto il Torino dei tifosi perché la contestazione di mercoledì alla Sisport, dura ma civile, ha fatto capire che in un certo modo non si poteva proprio andare avanti. Il messaggio è stato chiaro, pare sia stato anche recepito. Spesso abbiamo criticato Zaccheroni per le sue scelte, oggi è giusto riconoscergli il merito di aver fatto due passi indietro su alcune decisioni che parevano immutabili. Il tecnico ha dimostrato umiltà, la strada su cui proseguire è questa. Gioca chi sta bene e può, vuole, dare tutto per la causa. Altri parametri non ci sono. Certo, lo schema: resto convinto che la formula con i due trequartisti e un centravanti limiti il potenziale offensivo del Toro. Servono uomini in grado di andare sul fondo, il produttore di cross Lazetic inserito come 'mezzapunta' a sinistra è uno spreco inutile, Rosina fa male agli avversari se è libero di svariare, ma senza l'obbligo di partire largo da destra. L'ingresso del redivivo Abbruscato (un cambio azzeccato, era ora!) ha suonato la carica. Zaccheroni avrà annotato: due attaccanti.