Hellas Verona-Torino, le statistiche: un punto utile, ma che rischio

Nessuno scatto salvezza per il Torino, che con il pareggio contro l'Hellas Verona mette in saccoccia un punto importante ma non sufficiente a dormire sonni tranquilli. La gara contro i veneti ha messo in luce, ancora una volta, alcune criticità già viste nella stagione granata. Gli uomini di Nicola infatti sono riusciti a passare in vantaggio a pochi giri di cronometro dal termine ancora con Vojvoda - alla seconda rete consecutiva - ma alla lunga le occasioni non sfruttate appieno ed il troppo concedere agli avversari hanno dato l'opportunità a Dimarco di riequilibrare la gara. Insomma, Belotti e compagni sanno soffrire, e di questo gliene va dato atto, ma troppo spesso è mancato loro l'ultimo passo.

CONFRONTO - Che il Verona sia stato un avversario ostico risulta chiaro soprattutto dai dati riguardanti la produzione offensiva dei gialloblù. I padroni di casa hanno portato ben 33 azioni d'attacco verso la metà campo avversaria, Belotti e compagni solamente 21. I veneti sono così andati al tiro 19 volte, più del triplo rispetto alle 6 conclusioni tentate dal Toro. In 7 occasioni gli uomini di Juric hanno centrato lo specchio, contro ai 4 tiri in porta riusciti ai granata. E se, come diceva Vujadin Boskov "per segnare bisogna tirare in porta", pare chiaro che al Torino, stando ai dati, sia mancata anche un po' di precisione.

RITORNO - Nota positiva del match al Bentegodi è stata sicuramente la prestazione di Salvatore Sirigu. Il portiere sardo sembrava essersi perso e in alcune occasioni ha avuto gran parte della responsabilità dei risultati insoddisfacenti ottenuti dal Toro, ma contro la squadra di Juric è stato determinante: 6 le sue parate, 2 delle quali decisive, contro le 3 totali effettuate da Pandur. Su di lui Nicola ora può contare di nuovo e questo potrà rivelarsi fondamentale da qui alla fine del campionato.