di Ivana Crocifisso
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I cambi di Lerda decisivi
di Ivana Crocifisso
Spesso si dice che i cambi possono fare la differenza, e mai come stavolta quelli di Franco Lerda hanno raggiunto lo scopo desiderato. Alla vigilia della gara con il...
Spesso si dice che i cambi possono fare la differenza, e mai come stavolta quelli di Franco Lerda hanno raggiunto lo scopo desiderato. Alla vigilia della gara con il Vicenza, il solito toto-formazione che ha tenuto banco nelle ore immediatamente precedenti la gara presentava svariate possibilità. Gioca Gasbarroni, no, dentro Obodo, meglio Stevanovic, serve un 4-3-3. Della serie, siamo tutti allenatori.Franco Lerda si è affidato al solito undici con la novità di Stevanovic sulla sinistra in sostituzione dello squalificato Sgrigna. In mediana Zanetti e De Vezze, vista anche l’indisponibilità di De Feudis. Niente Obodo dunque, né Scaglia, e in panca anche Gasbarroni. Sono stati i tre cambi, tutti azzeccati, a fare la differenza ieri sera. Gasbarroni non aveva i 90 minuti nelle gambe?Ottima la scelta di farlo entrare solo a gara in corso, in un momento in cui la fantasia e la velocità del giocatore potevano mettere in difficoltà l’avversario. Tante volte, lo scorso anno, Gasbarroni ha convinto molto più nella ripresa che non quando è stato schierato sin dall’inizio. Seconda scelta vincente, quella di Obodo. Del nigeriano si è parlato a più non posso nelle ultime settimane. Lerda ha sempre dichiarato che il giocatore può essere schierato in mediana ma solo se ha il supporto della squadra, ma che in generale è un giocatore con caratteristiche più offensive. Ieri Lerda ha avuto il merito di leggere la partita e di inserirlo proprio in mediana, al fianco di un De Vezze che, seppur non in serata, è apparso rinvigorito dall’ingresso del compagno. Il terzo cambio, quello che forse non ti aspetti, è quello di Pellicori. I tanti cross che arrivavano in area avranno di certo convinto il tecnico ad inserire un giocatore arrivato semplicemente come vice-Bianchi. E Pellicori ha ripagato la fiducia del tecnico, confezionando l’assist per il 2-1 del Capitano. Cambi azzeccati, dicevamo, ma soprattutto capacità del tecnico di mettere da parte quelle che fino a ieri erano le sue convinzioni. Una qualità non da poco per un tecnico che ha saputo mettersi in gioco vincendo due sfide. Quella con il Vicenza e quella nei confronti di chi lo accusava di non smuoversi facilmente dalle sue convinzioni.
(Foto M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Ivana Crocifisso
Spesso si dice che i cambi possono fare la differenza, e mai come stavolta quelli di Franco Lerda hanno raggiunto lo scopo desiderato. Alla vigilia della gara con il...
Spesso si dice che i cambi possono fare la differenza, e mai come stavolta quelli di Franco Lerda hanno raggiunto lo scopo desiderato. Alla vigilia della gara con il Vicenza, il solito toto-formazione che ha tenuto banco nelle ore immediatamente precedenti la gara presentava svariate possibilità. Gioca Gasbarroni, no, dentro Obodo, meglio Stevanovic, serve un 4-3-3. Della serie, siamo tutti allenatori.Franco Lerda si è affidato al solito undici con la novità di Stevanovic sulla sinistra in sostituzione dello squalificato Sgrigna. In mediana Zanetti e De Vezze, vista anche l’indisponibilità di De Feudis. Niente Obodo dunque, né Scaglia, e in panca anche Gasbarroni. Sono stati i tre cambi, tutti azzeccati, a fare la differenza ieri sera. Gasbarroni non aveva i 90 minuti nelle gambe?Ottima la scelta di farlo entrare solo a gara in corso, in un momento in cui la fantasia e la velocità del giocatore potevano mettere in difficoltà l’avversario. Tante volte, lo scorso anno, Gasbarroni ha convinto molto più nella ripresa che non quando è stato schierato sin dall’inizio. Seconda scelta vincente, quella di Obodo. Del nigeriano si è parlato a più non posso nelle ultime settimane. Lerda ha sempre dichiarato che il giocatore può essere schierato in mediana ma solo se ha il supporto della squadra, ma che in generale è un giocatore con caratteristiche più offensive. Ieri Lerda ha avuto il merito di leggere la partita e di inserirlo proprio in mediana, al fianco di un De Vezze che, seppur non in serata, è apparso rinvigorito dall’ingresso del compagno. Il terzo cambio, quello che forse non ti aspetti, è quello di Pellicori. I tanti cross che arrivavano in area avranno di certo convinto il tecnico ad inserire un giocatore arrivato semplicemente come vice-Bianchi. E Pellicori ha ripagato la fiducia del tecnico, confezionando l’assist per il 2-1 del Capitano. Cambi azzeccati, dicevamo, ma soprattutto capacità del tecnico di mettere da parte quelle che fino a ieri erano le sue convinzioni. Una qualità non da poco per un tecnico che ha saputo mettersi in gioco vincendo due sfide. Quella con il Vicenza e quella nei confronti di chi lo accusava di non smuoversi facilmente dalle sue convinzioni.
(Foto M. Dreosti)
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