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Il 4-2-4 del Toro d’estate

di Stefano Rosso - L'estate è alle porte e se per giocatori ed addetti ai lavori è già tempo di ritiri e preparazioni atletiche, per i tifosi è il periodo da dedicare ai sogni. Ciascuno si immagina...

Stefano Rosso

di Stefano Rosso - L'estate è alle porte e se per giocatori ed addetti ai lavori è già tempo di ritiri e preparazioni atletiche, per i tifosi è il periodo da dedicare ai sogni. Ciascuno si immagina allenatore o direttore sportivo della propria squadra del cuore ed inizia a fantasticare sulla rosa a propria disposizione, sulle possibili formazioni da schierare in campo, sugli eventuali acquisti con cui rafforzare la squadra e su molti altri aspetti tecnici.

Stando alla situazione attuale del Toro il nuovo tecnico Ventura, che invece di fantasticare può toccare con mano i calciatori a propria disposizione, sta lentamente vedendo la sua squadra plasmarsi: vista la ristretezza dei tempi difficilmente l'allenatore ligura avrà già la rosa completa durante il ritiro di Sappada, ma di sicuro in questo periodo è costretto ad effettuare delle scelte, anche solo per mandare in campo la squadra durante le amichevoli estive.

Ad oggi appare chiaro, considerando i curriculum dei due pretendenti, che la prima scelta tra i pali sarà Coppola, con Morello - per il momento ancora a Torino anche se dato per partente - in panchina. Il reparto arretrato, cercando di plasmare la squadra secondo il 4-2-4 venturiano, dovrebbe verosimilmente prevedere D'Ambrosio e Rubin sulle corsie laterali con la coppia centrale composta dal duo Glik-Ogbonna (Angelo partirà comunque coi granata per il ritiro friulano). Anche le riserve, almeno sulla carta, sembrerebbero all'altezza dei titolari: nonostante l'addio del duttile Claudio Rivalta il tecnico Ventura avrebbe a disposizione Darmian e Zavagno per le fasce e la diga Di Cesare-Pratali.

Il reparto che attualmente potrebbe destare maggiori preoccupazioni è certamente il centrocampo: con la bocciatura di Gorobsov e gli addii quasi certi di Zanetti e Loviso, in attesa di Manuel Iori - anche lui, però, in arrivo da Livorno... - il Torino si ritroverebbe coi soli Suciu e Nitride, senza nemmeno un avvicendamento disponibile.

Da un estremo all'altro il passaggio all'attacco: qui l'abbonzanza regna sovrana. Se sulle fasce si cerca un quarto giocatore da alternare a Pagano, Stevanovic ed Oduamadi - il sogno sarebbe Guberti, il ritorno invece Gabionetta - in mezzo l'affollamento è decisamente allargato. Nell'elenco si può finalmente ritrovare il nome di Alessandro Sgrigna, dopo un anno di esilio sulla fascia, certamente deciso a mostrare il proprio reale valore come seconda punta - per il cui ruolo potrebbe intromettersi anche il giovane Simone Verdi - mentre per la maglia da perno dell'attacco, finchè non si conoscerà il destino di capitan Bianchi, si preannuncia una battaglia a tre con Antenucci ed Ebagua.

Alla luce di questa prematura analisi la prima formazione-tipo della squadra granata della stagione 2011-2012 potrebbe essere la seguente: Coppola - D'Ambrosio, Glik, Ogbonna, Rubin - Suciu, Nitride - Pagano, Sgrigna, Bianchi, Stevanovic.

(foto: M.Dreosti)