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Il borsino estivo

di Carlo Quaranta

I risultati delle amichevoli, si sa, contano ben poco. In agosto ciò che conta certamente di più sono il grado di preparazione ed il rodaggio dei meccanismi della squadra. Da questo punto...

Redazione Toro News

di Carlo Quaranta

I risultati delle amichevoli, si sa, contano ben poco. In agosto ciò che conta certamente di più sono il grado di preparazione ed il rodaggio dei meccanismi della squadra. Da questo punto di vista le indicazioni provenute dalla sfida del Craven Cottage invitano alla prudenza per ammissione dello stesso allenatore granata Gianni De Biasi il quale si aspettava qualcosa in più sotto il punto di vista della fluidità della manovra e qualche leggerezza difensiva in meno. Non si vuole certo trascurare il fatto che si giocasse in casa di una squadra più avanti nella preparazione e che il risultato alla fine sia giusto e legittimato dalle occasioni da gol create (superiori a quelle degli inglesi). Anche il fatto che i granata abbiano avuto birra in corpo fino alla fine – tanto da arrivare al 2-2 – è tutt’altro che da sottovalutare. Volendo storcere il naso, si potrebbe però dire che il Toro più vicino a quello che sarà, quello con in campo i presunti titolari, ha perso 2-0 e la rimonta è giunta grazie a due gol di altrettanti rincalzi in cerca di acquirenti. Insomma, un Toro inglese senza infamia e senza lode che non ha fornito indicazioni particolarmente soddisfacenti ma nemmeno granché preoccupanti e per ora ciò può bastare. Anche perché andare troppo bene di questi tempi non sarebbe proprio l’ideale perciò “in medio stat virtus”… CHI SALE:PRATALI sebbene non sia esente da colpe sui gol del Fulham, il nuovo difensore centrale giunto dall’Empoli dimostra personalità da leader ed evidenzia importanti progressi che lasciano ben sperare. Si fa apprezzare particolarmente nel gioco aereo.OGBONNA al di là del gol del pareggio con il quale i granata hanno impattato la partita in zona Cesarini, il baby difensore, impiegato nell’occasione in mediana per appena un quarto d’ora, ha dimostrato duttilità e coraggio riscattando le precedenti incerte prestazioni. BARONE partita gagliarda per uno dei granata più controversi degli ultimi anni. Stavolta ha giostrato sul centrodestra per sostituire l’infortunato Zanetti e, dopo un avvio non facile, è riuscito ad imporsi con autorevolezza nella sua zona ed ha cercato anche di impensierire il portiere Schwarzer.GRELLA hagiocato da playmaker davanti alla difesa distribuendo palloni alla Corini e lottando con caparbietà anche per mettersi in luce dinanzi a quello che potrebbe essere il suo nuovo pubblico. Certo che se dovesse veramente partire, l’australiano sarebbe difficilmente rimpiazzabile e l’unico auspicio possibile è che i milioni derivanti dal suo sacrificio possano essere ben spesi. Magari per un bomber (Bianchi?). CORINI gioca solo una ventina di minuti ma di qualità. Forse un po’ poco per notarne evidenti miglioramenti di condizione ma certamente sufficienti per apprezzarne indubbie qualità balistiche che estrae dal cilindro (leggasi assist ricamato per Abbruscato).ABBRUSCATO ed eccolo qui il redivivo Elvis ritornato in un Torino certamente molto diverso da quello lasciato. Basta vedere i palloni che gli arrivano, come quello del Genio, ben differenti rispetto a quelli avuti a disposizione due stagioni or sono. Appare motivato nell’impegno e migliorato nei movimenti. Ed ha pure trovato il gol. Ovvio, la tecnica non è certo sopraffina…STABILI:SERENI sorpreso dalla facilità con cui Zamora e Gera si sono trovati soli ad un passo da lui, non è riuscito a fare miracoli sui gol ma ha sventato da par suo, con i piedi, una pericolosa punizione di Bullard. I cori di sostegno dei tifosi, poi, non lo avranno lasciato certamente indifferente…DIANA era già tra i più positivi durante il primo scorcio di ritiro, dimostra che non è stato un caso confermando anche sabato pomeriggio di essere in vena in fase di spinta (ha effettuato cross interessanti ed ha impegnato con un gran tiro diretto sotto il sette Schwarzer dopo aver arpionato un bel pallone servitogli da Amoruso) e di trovarsi a suo agio anche nell’antica posizione di terzino.ROSINA non si è distinto nelle sue proverbiali accelerazioni che aveva azionato più volte contro il Vicenza ma lascia intravedere una certa costanza di rendimento figlia probabilmente della stabilità in uno stesso ruolo e dell’intesa sempre crescente con Amoruso.AMORUSO chissà da quanto tempo non si vedeva un granata tirare tanto spesso verso la porta avversaria e fa niente se stavolta non ha centrato il bersaglio grosso che tanto continuando a tirare sicuramente arriverà. Attaccante completo e già in forma, si è distinto anche per un bel colpo di testa terminato sul palo e per innumerevoli suggerimenti ai compagni. Con lui, Rosina ed un vero attaccante… STELLONE un tempo, nessun guizzo significativo. Solita generosità nel tenere palla ed aprire varchi ai compagni, è sembrato comunque più utile di Malonga. CHI SCENDE:DI LORETO non ha demeritato nel complesso, come al solito imponente nel gioco aereo e determinato nel “corpo a corpo” anche se Zamora è stato cliente scomodo. Sui due gol subiti (sul primo soprattutto), però, ha responsabilità dirette che pesano.PISANO ancora poco incisivo ed in ritardo di condizione. Non chiude in tempo sul cross del coreano Ki-Hyeon che porta all’1-0 di Zamora ed in fase offensiva si distingue soltanto per un buon cross non capitalizzato da Amoruso. SAUMEL l’austriaco si vede pochino, appare estraniato dalla manovra. Mancino puro, agisce da interditore sul centrosinistra e De Biasi finora non lo ha mai impiegato nel ruolo di regista arretrato che pure doveva essere il suo. MALONGA un tempo ed una buona chance a disposizione su prezioso invito in profondità di Amoruso. Ma il coulored francese dopo aver superato in velocità difensori e portiere calcia con sufficienza consentendo il salvataggio di Hughes. A parte il gol mancato, un passo indietro rispetto alle prime uscite più incoraggianti.

"Ceduti BJELANOVIC e LANNA, rescisso il contratto con MELARA, non è stato utilizzato CALDERONI mentre COLOMBO e RUBIN hanno giocato poco tempo per poter essere giudicati. Non sono proprio partiti per Londra gli infortunati (fortunatamente sulla via del recupero) NATALI e ZANETTI oltre al terzo portiere FONTANA ed ai vari BOTTONE, VAILATTI, VENTOLA, FRANCESCHINI per i quali sembra profilarsi una cessione. Discorso a parte per DI MICHELE il quale sin dall’inizio del ritiro sembra più un separato in casa tra infortuni più o meno diplomatici e malcelate esternazioni di disagio: nonostante le dichiarazioni del Presidente Cairo la posizione dell’attaccante di Guidonia appare dunque quantomai in bilico. Infine ABATE è a Pechino con la Nazionale Olimpica.