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Il borsino granata

Parlare di gioco ed analizzare questioni tattiche il 24 agosto, dopo la prima giornata di campionato, con un tecnico ed un gruppo nuovi, con una rosa ancora in costruzione ed un’atmosfera da lavori in corso non mi pare proprio un esercizio...

Redazione Toro News

Parlare di gioco ed analizzare questioni tattiche il 24 agosto, dopo la prima giornata di campionato, con un tecnico ed un gruppo nuovi, con una rosa ancora in costruzione ed un’atmosfera da lavori in corso non mi pare proprio un esercizio appropriato. Né tantomeno creare inutili tensioni a squadra e Società, incapperemmo nei soliti errori di frustrazione che non ci consentono di essere né lucidi né tantomeno lungimiranti. E’ noto come in questa stagione si sia fatta una scelta diversa rispetto al passato, coraggiosa ed affascinante al tempo stesso. Una scelta che potrebbe essere rischiosa o esaltante ma che comunque richiede tempo. E’ inevitabile dunque per adesso concedere qualcosa ad avversari già amalgamati. Semmai una valutazione che mi sembra doveroso fare è relativa al disagio del pacchetto difensivo che è quello che lavora insieme da più tempo e sul quale si sono concentrate maggiormente le iniziali attenzioni di Lerda durante il ritiro: il reparto che più ha deluso le aspettative sebbene abbia, oltre agli alibi di cui sopra, anche quello di uno scarso filtro della cerniera di centrocampo. Tuttavia è notorio anche che l’idea di gioco del nuovo tecnico dovrebbe esaltare maggiormente la fase offensiva e che inevitabilmente la coperta finirebbe per essere un po’ corta dietro. Allora consoliamoci con la cabala dal momento che nelle due ultime stagioni gli esordi hanno regalato vittorie roboanti (3-0 a Lecce e Grosseto) ma al termine dei campionati si sono raccolte solo amarezze. Che questa controtendenza sia benaugurante?