"Concedere la possibilità di scendere in campo anche ai ragazzi che nel corso dell’anno sono stati impiegati di meno o che non avevano affatto debuttato (Gomis, Masiello) è stato un gesto nobile da parte di Ventura per sottolineare il contributo oscuro ma altrettanto importante in termini di gruppo offerto dagli elementi della rosa meno celebrati. Un modo per ringraziare tutti e per estendere all’intero staff ed a tutto l’ambiente i meriti di una promozione brillantemente conquistata, un tributo che vale forse quanto la vittoria mancata in casa dell’ultima della classe che non aveva nulla da chiedere ormai a questo campionato se non la possibilità di salutarlo dignitosamente. E che sarebbe comunque giunta se gli attaccanti avessero risolto i loro problemi di mira (Sgrigna peraltro ha colpito la traversa al 1’ di gioco) o se la terna arbitrale avesse convalidato il gol dello stesso Sgrigna al 73’. A ben pensare, insomma, se si fossero risolti, d’incanto, i maggiori problemi evidenziati nel corso della stagione. E ai quali, quantomeno per quanto riguardo il primo di questi, occorrerà pensarci bene in fase di allestimento della rosa per la serie A, campionato nel quale un attacco così asfittico (29 gol in 4) non potrebbe dare le opportune garanzie, nemmeno nonostante ora, grazie a Ventura, il Torino abbia un’identità ed un’idea di gioco chiara. Aver saputo in anticipo il campionato che si disputerà fra tre mesi, oltre ad aver evitato surplus di stress a protagonisti dentro e fuori dal campo, potrà garantire una programmazione meticolosa, migliore, fatta per tempo in modo tale da poter consentire al confermato mister (anche questa rappresenta una piacevole eccezione da queste parti) di poter lavorare sin dall’inizio del ritiro con l’ossatura della squadra che potrebbe non esser stravolta affinché il lavoro svolto quest’anno non venga disperso ma che necessita di innesti importanti a centrocampo ed in attacco mentre per quanto riguarda la difesa sarebbe già importante confermare quella attuale (con piccole modifiche eventualmente). Ciò vorrebbe dire essere riusciti a resistere alle avances per Angelo Ogbonna, il fiore all’occhiello della compagine del Presidente Cairo: non a caso il giovane difensore si è conquistata la partecipazione ai prossimi Europei di calcio pur non disputando il campionato di serie A, evento certamente straordinario e la classica ciliegina su una torta che ha addolcito in questi ultimi mesi i tifosi granata.
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Il borsino granata
Concedere la possibilità di scendere in campo anche ai ragazzi che nel corso dell’anno sono stati impiegati di meno o che non avevano affatto debuttato (Gomis, Masiello) è stato un gesto nobile...
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