"In un insolito confronto che ha visto due squadre confrontarsi in una sorta di andata e ritorno sullo stesso campo, tante cose sono cambiate tra i primi 45’ del 6 aprile e gli ultimi 48’ di mercoledì scorso. Intanto le condizioni meteorologiche che hanno visto piemontesi e calabresi affrontarsi venti giorni fa su un campo reso impraticabile dalla grandine, sotto un bel sole primaverile l’altro giorno. Poi i protagonisti in campo con la squadra di Ventura in campo con la sola differenza iniziale di Meggiorini in luogo di Stevanovic mentre i reggini si sono presentati con ben cinque titolari diversi oltre che con un altro allenatore (nel frattempo l’esonerato Gregucci ha lasciato il posto al Breda bis). L’unica cosa che non doveva cambiare, e non è cambiata, per il Torino era comunque il risultato finale che ha portato in dote tre punti preziosissimi, utili a staccare le rivali per la lotta alla serie A. Il Verona, secondo, è ora a meno quattro con una partita in più mentre il Pescara, terzo, è a cinque punti di distanza. Il vantaggio, a sette giornate dalla fine, è piuttosto interessante ma non sufficiente a mettere i granata al riparo da brutte sorprese, soprattutto se l’attacco continua nella sua ostinata astinenza. Data la particolarità di questo match, il presente borsino non può che prendere in considerazione la seconda parte dell’incontro, quella disputata mercoledì, poiché con quest’ultima prestazione si devono fare i conti relativamente allo stato di forma attuale dei singoli.
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Il borsino granata
In un insolito confronto che ha visto due squadre confrontarsi in una sorta di andata e ritorno sullo stesso campo, tante cose sono cambiate tra i primi 45’ del 6 aprile e gli ultimi 48’ di...
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